L’Italia butta a mare 6,4 miliardi di euro l’anno, il 60 per cento dei quali destinati allo Stato per dazi doganali e Iva, per colpa soprattutto della burocrazia. Nei porti del Nord Europa sbarcano infatti più di 900mila contenitori di merce destinata al mercato italiano. Lo evidenzia uno studio di Fedespedi, la Federazione Nazionale delle Imprese di Spedizioni Internazionali, secondo cui importare tali contenitori nei porti italiani genererebbe, annualmente, anche un indotto economico per il tessuto imprenditoriale del Paese di ulteriori 5,5 miliardi di euro. Continua a leggere