La chiusura immediata degli stabilimenti di Riva Acciaio, con la perdita del lavoro per circa 1.400 persone, ha conseguenze drammatiche anche per l’indotto. Compreso l’autotrasporto merci che, come ricorda la Fai di Brescia in una nota, “porta materie prime, rottami e movimenta materiale da uno stabilimento all’altro per le fasi successive di lavorazione, infine procede alla consegna all’utilizzatore finale, che molto spesso a loro volta officine, stabilimenti o magazzini di distribuzione di prodotti con ulteriore personale”. Proprio nel bresciano la situazione è drammatica, visto che in alcune zone, come la Valle Camonica, la maggior parte delle aziende d’autotrasporto lavora per il Gruppo Riva. Continua a leggere