“Un governo serio e un ministro dei Trasporti più attento, alla luce anche delle prese di posizione di alcune regioni italiane che hanno contestato le norme volute dall’Esecutivo in carica, dovrebbe adeguare il proprio atteggiamento, oggi solamente punitivo di alcuni operatori gli Ncc”. È questo il commento lapidario pubblicato sul sito di Conftrasporto in merito all”interrogazione che l’onorevole Fulvio Martusciello di Forza Italia ha rivolto alla Commissaria ai trasporti Violeta Bulc Continua a leggere
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Auto a noleggio con conducente: per cancellare la norma folle occorrerà uno psichiatra?
Ottantamila mila imprese per oltre 200mila lavoratori. Sono i numeri del “mondo” del noleggio auto con conducente, noto anche come Ncc, che giovedì 29 novembre guiderà le proprie vetture fino a Roma non per servizio, ma per protesta. Sarà proprio la capitale, infatti, a ospitare la manifestazione nazionale indetta per scongiurare l’entrata in vigore di una norma che, almeno in alcuni passaggi, ha dello stravagante. Continua a leggere
Auto a noleggio, la norma è un disastro ma lo sciopero dei tassisti non è la strada per cambiare
Il fatto che il Governo italiano abbia varato una norma insensata che riguarda i noleggiatori d’auto con conducente e dover constatare che a distanza di anni nessuno sia intervenuto per modificare quella norma e fare chiarezza, sono situazioni ingiustificabili ma affrontarle con forme di protesta senza senso è una scelta che non può essere a sua volta scusata. Parola di Paolo Uggé, presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, che ha condannato senza appello la protesta organizzata da alcune sigle del mondo dei taxi in alcune città italiane e che ha avuto come teatro di scontro, ancora una volta, la disciplina dei servizi di noleggio auto con conducente. Continua a leggere
Auto a noleggio, il Governo ha seguito la strada della ragione
È stata una battaglia difficile e impegnativa quella che Fai Trasporto persone e Federnoleggio hanno condotto in questo mese, ma alla fine all’interno del Governo la ragione ha prevalso e ha avuto la meglio su coloro che pensavano di utilizzare il ricatto elettorale e la prepotente arroganza per ottenere normative che avrebbero impedito a 40mila imprese circa di continuare a svolgere la propria attività. Continua a leggere