Autisti costretti dalle aziende di autotrasporto non solo a guidare per molte più ore consecutive, in un caso addirittura fino a diciassette, rispetto ai tempi di guida fissati dalla legge ma anche a manomettere i cronotachigrafi con una calamita e a disinserire il limitatore di velocità per poter percorrere più chilometri, fare più consegne, guadagnare di più… A squarciare il velo su una realtà molto più diffusa di quanto si pensi, ma quasi mai denunciata per paura di perdere il lavoro, è un’inchiesta condotta dai magistrati della Procura di Piacenza e durata tre anni al termine dei quali nei giorni scorsi tre autotrasportatori, titolari di quattro aziende, sono stati denunciati con le accuse di estorsione e rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Continua a leggere