Assoporti, ecco le linee guida per la riforma: “Trasformazioni radicali”

La riforma dei porti? Deve passare per l’autonomia finanziaria, con autorità portuali agili, innovazione sui dragaggi e le dogane, piani regolatori in 90 giorni. Sono questi i capisaldi della riforma portuale, in applicazione delle linee guida dello Sblocca Italia, che Assoporti ha fornito al governo. “È arrivato il momento del coraggio di essere pragmatici e di delineare uno scenario di cambiamento che comporti trasformazioni radicali, che non escluda processi di accorpamento e integrazione di autorità portuali nella logica europea, che produca da subito una selezione della spesa, la conclusione di importanti investimenti già in cantiere e un netto cambio di marcia nella governance, anche attraverso autonomia finanziaria e autodeterminazione finanziaria”, ha detto il presidente di Assoporti, Pasqualino Monti.  Continua a leggere



Porti, Lupi taglia le Autorità: non ha senso averne 24, meglio pochi distretti logistici

“Dobbiamo avere il coraggio del cambiamento. Non ha più senso avere 24 Autorità portuali”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi nel corso di una conferenza stampa tenuta a Napoli nella sede dell’Ente autonomo Volturno. ”Stiamo preparando una riforma seria, che porterà alla riduzione delle 24 Autorità e portando alla integrazione tra porti, interporti, logistica”, ha aggiunto Lupi confermando quanto già detto ad Assoporti. Continua a leggere



I porti al nuovo governo: “Cambiare rotta, servono provvedimenti urgenti”

Autonomia finanziaria, coordinamento globale di tutte le funzioni in porto, semplificazione burocatica, autorità di sistema logistico e sistemi multi porto. Sono queste le priorità che i porti italiani chiedono al nuovo governo e al nuovo parlamento. La richiesta è quella di “cambiare rotta” per quanto riguarda le politiche adottate finora per il sistema portuale italiano. In una nota, Assoporti, l’associazione dei porti italiani, sottolinea che il 54 per cento dell’import-export del sistema Paese passa attraverso i porti. Grazie a questo dato, i porti italiani si collocano al terzo posto in Europa per movimentazioni merci, al 2° posto per traffico passeggeri, e al 1° posto per numero di crocieristi.  Continua a leggere