La rovina dell’Italia passa anche dal Brennero, ma i politici sembrano non volerlo capire

Repetita iuvant, ovvero “le cose ripetute aiutano”, affermavano gli antichi romani. Un detto che nella “Roma moderna”, cabina di guida di un Paese che sembra sempre più lanciato verso il baratro, val la pena ribadire per far capire a pochi (i politici) cose che riguardano il futuro di molti: decine di milioni di cittadini e lavoratori. È proprio nella speranza di aiutare i politici a capire che Conftrasporto ha deciso di “ripetere” gli inviti a intervenire sul caso Austria, con la chiusura del Brennero ai tir e dunque alle merci italiane. Un caso di vitale importanza, che deve essere preso in considerazione con la massima attenzione, perché non si tratta di una questione di interesse esclusivo dell’autotrasporto: la perdita di competitività riguarda l’intera economia del Paese e conseguentemente gli interessi dei suoi cittadini. Duecentododici miliardi di euro: Continua a leggere



Carta, oli minerali, cemento, cereali: queste merci non possono più attraversare il Brennero

Carta e cartone, prodotti a base d’oli minerali fluidi, cemento, calce e gesso, tubi e profilati cavi e anche cereali. Sono queste le merci inserite nel nell’elenco di nuovi prodotti “vietati” al transito al valico del Brennero dal 1° gennaio in base ai  divieti imposti dall’Austria che già in passato aveva vietato al traffico pesante  di trasportare rifiuti, pietre, terre, materiali di risulta e detriti, legname in tronchi, sughero, minerali ferrosi e non ferrosi, marmo, piastrelle.

Brennero sempre più chiuso alle merci italiane? “Deferiamo l’Austria alla Corte europea”

Ancora pochi giorni e moltissime merci in partenza dall’Italia e dirette in Europa potranno viaggiare, attraverso il Brennero, solo effettuando un  trasporto combinato accompagnato, ovvero con l’intero tir (e non solo il container, la cassa mobile  o il semirimorchio), caricato su treno e con autista ospitato in una vettura cuccetta. Una decisione fortemente criticata da Thomas Baumgartner, presidente di Anita, associazione di categoria, secondo il quale la politica austriaca sul transito ferroviario al Brennero, imponendo una “modalità meno efficiente e più costosa rispetto al trasporto combinato non-accompagnato”, non sarebbe altro se non  “un chiaro e semplice finanziamento alle ferrovie austriache Oebb che non offrono il servizio di trasporto combinato non-accompagnato,visto che non dispongono dei necessari terminali in Italia o in Germania. Continua a leggere



Brennero, 205 milioni per le merci su rotaia. “Intanto l’Austria tolga i divieti su strada”

Oltre 205 milioni di euro: è quanto ha “messo sul piatto” l’Austria per spingere il trasporto merci ad abbandonare la strada in favore dei treni al Brennero, attraverso finanziamenti pubblici per  il 2020-2022 che rendano meno costoso il trasporto di camion su rotaia attraverso vagoni ribassati., con un sussidio per le compagnie ferroviarie che si tradurrà in una diminuzione dei costi per le  aziende di logistica. Una 2Strada giusta”, come l’ha definita il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè , che ha però evidenziato una “dimenticanza importante”. Continua a leggere



Camionisti in viaggio in altri Paesi europei, ecco come l’Unione ha cambiato le regole

La conferma del limite di tre operazioni nell’arco di sette giorni per chi fa cabotaggio stradale in un altro Paese comunitario con l’obbligo del veicolo di lasciare quello Stato per potervi rientrare solo dopo quattro giorni (il cosiddetto periodo di raffreddamento). E poi
l’obbligo di rientro del veicolo nel proprio Paese di immatricolazione ogni otto settimane settimane, anziché le quattro previste nella prima versione e quello d’installare il cronotachigrafo anche sui veicoli commerciali leggeri con massa complessiva da 2,5 a 3,5 tonnellate che svolgono autotrasporto internazionale. Sono questi i principali punti inseriti nell’accordo sul trasporto stradale internazionale  raggiunto dall’Unione europea Ue con il Pacchetto Mobilità 1 Continua a leggere



C’è un’Italia che vende a imprese straniere e una che invece le acquista: è quella dell’autotrasporto

C’è un’Italia che vende a investitori stranieri (a partire dai giganti francesi del lusso Kering e Lvmh, con i primi diventati proprietari dei marchi Gucci, Brioni e Pomellato e i secondi capaci di dare la scalata, negli anni, al made in Italy firmato Fendi, Acqua di Parma, Bulgari e Loro Piana), e un’Italia che invece acquista aziende all’estero. È l’Italia dell’autotrasporto che ha visto il gruppo alessandrino Mrz Group, guidato da Alberto Marenzana, figlio del fondatore Armando, e da Alessandro Pais, socio e amministratore delegato, “fare shopping” proprio in Francia, acquistando il 75 per della Transports Olivier Leloup, azienda con oltre cento dipendenti e una flotta di 90 trattori e 350 semirimorchi cisterna con sede operativa nel porto francese di Le Havre, crocevia della “grande chimica d’oltralpe”. Continua a leggere



Riparte la Torino – Lione: “Il buonsenso ha vinto sull’ideologia della decrescita infelice”

“La vittoria del buonsenso sull’ideologia grillina della decrescita infelice. L’Italia ha bisogno di infrastrutture, di vie che la proiettino in Europa, non dell’immobilismo”. Cosi’ il deputato e capogruppo di Forza Italia in commissione Bilancio, Andrea Mandelli ha commentato la notizia della ripresa dei lavori della Torino-Lione nel cantiere di Chiomonte, in Valle di Susa dopo che il Cda di Telt ha annunciato l’autorizzazione alla firma del contratto per la realizzazione delle nicchie per l’interscambio dei mezzi all’interno della galleria della Maddalena che serviranno per i lavoro principali. Continua a leggere



Le imprese di Conftrasporto pronte a schierarsi al fianco del ministro De Micheli contro l’Austria

Le imprese di trasporto rappresentate da Conftrasporto sono pronte a schierarsi al fianco del ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Paola De Micheli  per sostenere ogni iniziativa utile per contrastare la decisione dell’Austria di limitare  il transito al Brennero ai tir italiani carichi di nostre merci destinate al mercato europeo. A confermarlo, in un comunicato stampa, è il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggé,  che dopo aver espresso l’apprezzamento delle associazioni per le dichiarazioni fornite  dal ministro dei Trasporti Paola De Micheli durate la question time in Parlamento sul caso  Brennero, oltre che  sugli interventi da attuare per rendere sicure le infrastrutture del Paese, definendo “senz’altro positivo l’annuncio di stanziamenti per far fronte a interventi manutentivi per strade e ponti”, ha confermato il no, durissimo ai divieti austriaci.  Continua a leggere



Divieti al Brennero, l’Italia pronta a ogni iniziativa per fermare la manovra dell’Austria

L’Italia attuerà ogni iniziativa possibile per contrastare l’entrata in vigore dei nuovi divieti al valico del Brennero decisi dall’Austria. Lo ha confermato il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli rispondendo in question time a un’interrogazione sulle iniziative adottate dal governo del Tirolo che interessano il corridoio del Brennero. “Ho informato il consiglio dei ministri nella seduta del 2 dicembre,”, ha aggiunto Paola De Micheli, ribadendo anche di “aver consegnato a Bruxelles una nota formale sulla difficile situazione in cui versano gli operatori economici italiani in conseguenza delle decisioni assunte dal Governo austriaco” e di aver chiesto che “la Commissione europea si pronunci formalmente con il richiesto parere sulla legittimità delle misure restrittive notificate dall’Austria”. Continua a leggere



Politica dei trasporti, consegnato a Matteo Salvini il vademecum di Confcommercio e Conftrasporto

Prosegue il “viaggio” attraverso l’Italia e l’Europa del documento presentato a ottobre al Forum di Cernobbio da Confcommercio e Conftrasporto per indicare a tutte le forze politiche le proposte delle associazioni per risolvere i tanti problemi che continuano a frenare la corsa dei trasporti e della logistica in Italia. Un documento, vero e proprio vademecum dei principali argomenti relativi alla politica dei  trasporti, che ha fatto tappa a Bruxelles dove Stefano Spennati, funzionario della delegazione di Bruxelles di Confcommercio l’ha consegnato, alla presenza dell’onorevole Mara Bizzotto Continua a leggere



Caso Brennero: la soluzione non sono i divieti al transito ma flotte di tir rinnovate e tecnologiche

La cura per guarire il valico del Brennero dall’inquinamento non passa “attraverso i divieti al transito per il Tir ma attraverso la forza innovatrice delle imprese e lo sviluppo tecnologico, con un impegno comune per garantire il libero scambio di merci e allo stesso tempo ridurre l’impatto ambientale”. Ad affermarlo, con una presa di posizione netta contro il contingentamento dei mezzi pesanti ammessi ad attraversare il valico del Brennero imposto dall’Austria senza che l’Unione europea abbia mai saputo intervenire come avrebbe dovuto per garantire il diritto alla libera circolazioni di persone e merci nel in un’Europa unita non solo sulla carta e dalla politica, sono i responsabili di Assoimprenditori Alto Adige e della federazione delle associazioni economiche bavaresi vbw-Vereinigung der bayerischen Wirtschaft. Continua a leggere



Quanto vale un’ora di guida su un Tir? Nell’era della concorrenza sleale c’è chi la paga 8 euro

Sono diverse le “croci” che il mondo dell’autotrasporto deve portare. Una di queste è rappresentata dal dumping sociale, ovvero il ribasso dei prezzi proposto da imprenditori senza scrupoli prontissimi a fare concorrenza sleale a chi rispetta invece  le regole attraverso l’utilizzo di manodopera a costi inferiori e senza tutele per i lavoratori. Un dumping che è la diretta conseguenza dell’enorme disparità delle condizioni di lavoro e di retribuzioni per i conducenti dei camion fra i vari Paesi europei . Continua a leggere



Brennero, le limitazioni ai Tir danneggiano in un colpo solo l’economia e l’ambiente

Le limitazioni ai Tir al Brennero fanno male all’economia ma anche all’ambiente. A ricordarlo, una volta di più, al governo austriaco (deciso a proseguire sulla strada dei divieti a qualunque costo, infischiandosene del diritto di far circolare liberamente in Europa persone e merci) sono i responsabili di Conftrasporto che da Villa d’Este a Cernobbio, teatro del 5° Forum internazionale di Conftrasporto organizzato da Confcommercio in collaborazione con Ambrosetti, hanno riacceso i riflettori su un “caso” che dura ormai da mesi, e che rischia di danneggiare in modo pesantissimo il “made in Italy”. Continua a leggere



Sud fermo, Nord a rilento. Se qualcuno afferma che l’Italia “va” mostrategli questi dati

Il Sud che arranca per essere competitivo su scala continentale, il Nord che continua a indietreggiare rispetto alle altre regioni europee:è un’immagine tutt’altro che rassicurante quella “scattata” dall’Indice di competitività regionale 2019, strumento realizzato ogni tre anni dalla Commissione Ue che mette a confronto le regioni europee in termini d’innovazione, governance, trasporti, infrastrutture digitali, sanità e capitale umano. Continua a leggere



Commissione europea ai trasporti, Rovana Plumb dovrà lasciare la guida per conflitti d’interesse?

Rovana Plumb dovrà lasciare la Commissione europea ai Trasporti alla cui guida si è insediata solo poche settimane fa? Potrebbe accadere, così come potrebbe dover lasciare l’incarico anche il suo “collega” Laszlo Trocsanyi (membro della commissione Allargamento e politica di vicinato): secondo la Commissione giuridica del Parlamento europeo, Juri nel gergo comunitario, i due commissari designati dalla Romania e dall’Ungheria hanno infatti  “conflitti di interesse che non possono essere risolti” e pertanto non possono
esercitare le loro funzioni come commissari”. Continua a leggere