Porti, ecco la nuova classificazione e le nuove regole per decidere l’utilizzo e le spese

Una nuova classificazione dei porti e una netta distinzione tra porti nazionali e porti regionali, con la conseguente ripartizione degli oneri relativi alle spese infrastrutturali. E, ancora, funzioni dei porti non piu’ predeterminate normativamente, ma stabilite dal piano regolatore portuale, per rendere piu’ snelle le modifiche di utilizzo delle aree portuali rispetto al mutare dei traffici commerciali. Continua a leggere



Sulle autostrade circola un fatturato di 7 miliardi di euro. L’83 per cento arriva dai pedaggi

Il fatturato del 2016 del settore autostradale è di 6,896 miliardi di euro. L’83 per cento, pari a 5,7 miliardi, arriva dal pagamento dei pedaggi. I dati sono contenuti all’interno della Relazione annuale sull’attività del 2016 del comparto autostradale in concessione. Lo scorso anno i ricavi netti da pedaggio sono aumentati del 4,1 per cento rispetto al 2015. Una crescita che, secondo la relazione, è riconducibile sostanzialmente all’aumento del traffico su alcune tratte. Continua a leggere



Camion perde sapone in autostrada. La Liguria “scivola” ancora una volta sul caso infrastrutture

Strade scivolose. Di solito lo diventano per la pioggia, la neve il ghiaccio, più raramente per dell’olio perso da un mezzo in avaria. Che a rendere potenzialmente scivolosissima addirittura un’autostrada fosse un carico di sapone è però un caso davvero rarissimo: è accaduto nel tratto fra Savona e Albisola (direzione Genova) della A10 provocando la chiusura dell’autostrada e disagi tali da far richiedere l’intervento degli uomini della protezione civile regionale. Uno “scivolone” (giusto per restare in tema) che ha scatenato la reazione del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che su Facebook è intervenuto “sull’ennesimo blocco della A10 a causa di un incidente stradale” chiedendo un’accelerata sulla realizzazione delle infrastrutture. Continua a leggere



L’autostrada fantasma spaventa la Valtrompia: “Dopo decenni va fatta o saranno guai per molti”

I ritardi della Salerno Reggio Calabria, autostrada i cui lavori sono stati completati a fine 2016 dopo 55 anni salutati dalla battuta del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni “scusate il ritardo”, sono diventati una “leggenda” mondiale. Purtroppo non metropolitana: tutta vergognosamente vera. Emblema del precipizio in cui è sprofondata la classe politica e amministrativa del Paese per decenni e conferma che non è quel o quell’altro partito o governo a fare acqua da tutte le parti: è proprio la “categoria” di chi, spessissimo non sapendo far altro, fa politica. Un esempio imbarazzante, la Salerno Reggio Calabria, ma non certo il solo. Ci sono moltissimi altri cantieri che sono avanzati a passo di lumaca e altri, addirittura, che non hanno mai neanche aperto. Sono partiti solo a parole, nient’altro. Come per esempio l’autostrada della Valtrompia, area industriale bresciana che pure avrebbe un bisogno terribilmente forte di viabilità scorrevole per restare viva economicamente e dare lavoro a migliaia di famiglie. Continua a leggere



L’Anas gestirà altri 3.500 chilometri di strade. Armani: “Incrementeremo la manutenzione”

Più di 3.500 chilometri di strade passano sotto la gestione di Anas. La Conferenza Unificata ha infatti sancito l’intesa sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio per la revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Toscana e Umbria. Il decreto, spiega una nota dell’Anas, “nell’ottica di ridurre ulteriormente la pluralità di gestori e migliorare l’esercizio dell’intera rete, riguarda il trasferimento ad Anas di 3.523 Km di strade dalle suddette regioni”. Continua a leggere



Lavori pubblici “persi per strada”, solo in Lombardia valgono 177 milioni di euro

L’ultimo tratto della corsia riservata per la circolare 90-91, tra piazzale Zavattari e piazzale Stuparich, che  avrebbe dovuto essere ultimata entro Expo 2015 ma è stata più volte rimandata, tra fallimenti, revoche dei lavori da parte del comune e interdittive antimafia, è forse il caso più emblematico, ma ci sono molti altri capitoli nella storia infinita dei lavori pubblici  di cui la Lombardia non può certo andar fiera. A denunciarlo sono i responsabili del Codacons, l’associazione per la tutela dei consumatori, che sottolineano come le opere incompiute in Lombardia valgano 177 milioni di euro e come per completarle servirebbero 57 milioni”. Continua a leggere



Brebemi e A4, la bretella di connessione sarà pronta in anticipo: apertura a metà novembre

La bretella di connessione tra l’A35 Brebemi e l’A4 Milano-Venezia aprirà a metà novembre, in anticipo rispetto alle previsioni. Lo ha annunciato l’assessore regionale lombardo alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, che lunedì ha effettuato un sopralluogo ai cantieri con il presidente di Brebemi, Franco Bettoni. “I lavori termineranno in anticipo rispetto alla data prevista del 2 dicembre 2017”, ha detto Sorte, “speriamo quindi poi di poterla aprire al traffico intorno al 15 di novembre, quindi trenta giorni prima del previsto”. Continua a leggere



La Sassari-Olbia decolla, aperto il tratto per città e aeroporto. L’intera strada sarà pronta nel 2019

“Crediamo che nella logistica e nei trasporti vi sia una parte consistente della ripresa del nostro Paese”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, durante la cerimonia d’apertura del lotto 9 della Sassari-Olbia, quello che consente l’accesso alla città. Delrio ha parlato di un “lavoro serio, non gridato e quotidiano” che ha portato i risultati. “I prossimi obiettivi”, ha spiegato il ministro, “saranno l’ulteriore riduzione dei tempi di percorrenza nel tratto ferroviario che collega Olbia a Cagliari e Sassari a Cagliari”. Continua a leggere



Trasporti, l’Italia spende di più ma solo per avere servizi e infrastrutture peggiori

La spesa pubblica italiana per i trasporti è troppo elevata rispetto ai maggiori Paesi europei, e questo non dipende, purtroppo, da una maggiore qualità dei servizi ma da un peggior utilizzo delle risorse. È questo, in sintesi, il verdetto emesso dai responsabili di Sipotra (la società italiana di politica dei trasporti), che presentando il rapporto 2017 hanno evidenziato come la spesa pubblica primaria per trasporti in Italia sia stata del 4,64 per cento contro il 2,52 della Francia, il 3,12 del Regno Unito, il 3,6 della Germania. In euro pro-capite significa 539 per l’Italia, a fronte dei 420 della Francia, i 422 della Gran Bretagna, i 495 della Germania. Continua a leggere



Strade groviera e sarà sempre peggio: i lavori per coprire le buche continuano a diminuire

Le strade italiane sono sempre più malridotte, piene di buche e, di conseguenza, sempre più pericolose? In futuro la situazione potrebbe anche peggiorare. Una previsione purtroppo fin troppo facile da farsi alla luce dei dati sull’indagine periodica condotta dall’associazione dei costruttori e manutentori di strade sullo stato di salute delle nostre strade che mostra un’autentica emergenza manutenzione con un nuovo record negativo per il consumo di asfalto in Italia, sceso nei primi quattro mesi del 2017 del 4,7 per cento, dopo aver già toccato il minimo storico a fine 2016 (23 milioni di tonnellate di quello conglomerato bituminoso contro i 45 milioni del 2006). Continua a leggere



Dieci miliardi di euro di investimenti per far ripartire la rete di collegamenti in Italia

L’Italia sembra aver finalmente imboccato la strada per poter costruire una rete di infrastrutture adeguate a sostenere un trasporto persone e merci che sappia rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione e nel quale chi si ferma rischia davvero si essere perduto. Un punto di partenza raggiunto grazie all’accordo definito per il sistema delle concessioni autostradali che sbloccherà circa 10 miliardi di investimenti. Un accordo raggiunto a Bruxelless dal ministro dei trasporti Graziano Delrio con la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager che arriva dopo oltre 15 mesi di trattative e che, come ha affermato lo stesso ministro, consentirà di fare “molte più gare per unificare e rendere più forti anche i sistemi autostradali che oggi sono troppo frazionati”. Continua a leggere



Vedi Napoli e poi muori? Per vedersi vivissima la città si specchia nel futuro del suo porto…

Vedi Napoli e poi muori, recita un famoso detto. Per vedere invece il futuro di Napoli vivo e sempre più vegeto economicamente occorre guardare il suo porto: o, meglio, i possibili progetti per il suo sviluppo. Già, perché come ha affermato il commissario di Confcommercio Giacomo Errico, intervenendo al convegno “La portualità in Campania tra criticità e aspettative di sviluppo” organizzato dalla confederazione campana nella sala Galatea della Stazione Marittima di Napoli, “Napoli, la Campania e tutto il Mezzogiorno possono diventare centrali nel rilancio del sistema imprenditoriale attraverso la crescita di tutto ciò che ruota attorno alla portualità”. Continua a leggere



C’è una strada che più di ogni altra può far crescere l’Italia: quella che parte dalla logistica

C’è una strada che più di ogni altra può condurre alla crescita economica dell’Italia: è quella del potenziamento delle infrastrutture e della logistica, quella di una rete che consenta di far viaggiare persone e merci con diversi mezzi di trasporto integrati in modo rapido ed efficiente. A confermare una volta di più l’importanza per il nostro Paese di investire in questo settore è stato il ministro Graziano Delrio che intervenendo all’assemblea degli industriali di Pordenone ha ribadito come “il tema dei collegamenti logistici rappresenti un tema centrale per lo sviluppo del Paese”, e come purtroppo ancora oggi in in Italia si lavori “con una logistica inefficiente che costa ogni anno 30 miliardi di euro al sistema degli imprenditori italiani che scontano un gap enorme rispetto ai loro colleghi tedeschi. Continua a leggere



Dalle grandi opere alle opere utili, l’Italia riparte così. Delrio: “La selezione è fondamentale”

“Le politiche marittime sono strategiche perché l’Italia può diventare per l’Europa una piattaforma logistica. Ma per attirare l’interesse dei grandi investitori istituzionali è necessario risolvere i limiti dei valichi alpini e dei corridoi europei che non sono una condanna ma fondamentali per il destino economico e sociale del Paese”: Lo ha spiegato il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Graziano Delrio, alla conferenza “Connettere l’Italia. Strategie e risultati di una nuova stagione della mobilità”, che si è svolta nell’Aula magna dell’Università La Sapienza di Roma. Negli ultimi anni, ha detto Delrio, sulle infrastrutture e i trasporti in Italia c’è stato “un lavoro molto paziente, serio, ma soprattutto collettivo”. Si è passati “dalla stagione delle Grandi Opere tout court alla stagione delle Opere Utili, grandi o piccole, per connettere l’Italia e far emergere il ruolo centrale per gli scambi da e per l’Europa”. Continua a leggere



Certi politici fanno crollare i ponti? I cittadini col voto possono sempre far cadere i politici…

Salerno-Reggio: servono altri 1100 milioni: la A2 inaugurata a dicembre ha già bisogno di lavori. Ha scelto questo titolo il quotidiano Libero per raccontare il dossier realizzato dall’Anas sulle infrastrutture del Belpaese, per spiegare soprattutto il perché dei crolli dei cavalcavia che negli ultimi mesi hanno seminato terrore e morte su strade e autostrade. Un titolo che fotografa un Paese allo sbando, dove a fronte di miliardi di euro spesi la gente si ritrova con ponti che si sbriciolano e ammazzano i poveracci che hanno la sola colpa di trovarsi a passare di lì, in quel preciso istante. Ma anche un articolo, quello firmato da Matteo Pandini, giornalista particolarmente attento al “disastro infrastrutture” che sembra invece fuggire all’attenzione di molti altri suoi pur quotatissimi colleghi, che pone una domanda alla quale va trovata immediatamente una risposta, che non ammette né se né ma: di fronte a una simile situazione non esiste alcun parlamentare o senatore che voglia fare quello per cui è “deputato”, ovvero render conto ai cittadini, che pagano le tasse per avere dei servizi, di come vengono spesi quei denari?  Continua a leggere