Una breve nota tecnica, corredata da alcuni grafici, per “analizzare il reale impatto che il blocco alla circolazione alle vetture diesel Euro 5 e 6 attuato a Roma ha realmente avuto in termine di riduzione delle emissioni di particolato nell’aria. Poche righe ma più che sufficienti per “demolire” letteralmente la decisione della giunta capitolina guidata dal sindaco Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle. Decisione “fatta a pezzi” in tutta la sua illogica ignoranza della materia già dal titolo della nota diffusa dall’Unione petrolifera: “Con il blocco delle auto diesel Euro 5 e 6 evitati solamente 30 chilogrammi di Pm , cioè lo 0,15 per cento del totale immesso giornalmente a Roma”. Continua a leggere
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Complicare la vita dei cittadini a colpi di divieti: è la cosa che riesce meglio ai politici
Complicare la vita dei cittadini e degli operatori che hanno necessità di utilizzare automezzi sembra essere lo sport preferito dei nostri amministratori pubblici, sport in cui la campionessa italiana è probabilmente il sindaco di Roma Virginia Raggi. Parola del vicepresidente nazionale di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè che dalle “colonne” della sua rubrica settimanale il Punto, sul portale conftrasporto.it, torna ad attaccare “la politica dei divieti allo scopo di contrastare le polveri sottili”. “La palma per la maggiore di ignoranza e demagogia va, a mio avviso, al sindaco di Roma che addirittura ha vietato la circolazione agli Euro 6”, scrive Paolo Uggè. Continua a leggere
Italia, piattaforma logistica del Mediterraneo sprofondata sotto il peso dell’incapacità politica
Altro che piattaforma logistica del Mediterraneo: i traffici portuali in Italia sono in continuo calo. Ad annunciarlo, fornendo un’anticipazione sui contenuti dell’analisi semestrale sul traffico di persone e merci realizzato dai responsabili del centro studi di Confcommercio, è il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggé, che nel suo appuntamento settimanale con i lettori on line sul sito di Conftrasporto, la rubrica”Il Punto” , esprime tutta la propria preoccupazione per “i dati dei traffici portuali che fanno registrare un meno 2,1in generale in generale, e un meno 8,8 per cento nei porti del sud”. Continua a leggere
Camion sempre più vecchi sulle strade italiane. Così sicurezza e ambiente restano solo parole
Chiusura in rosso per il bilancio 2019 del mercato dei veicoli industriali che ha fatto registrare un -7,5 per cento rispetto al 2018, con un totale di 23.652 mezzi immatricolati contro i 25.580 dell’anno precedente. Un “rosso” reso ancor più “vivo” dalle immatricolazioni di dicembre che ha visto il calo toccare quota 10,7 per cento, a conferma di una “continua contrazione estremamente allarmante che si protrae da tutto il secondo semestre del 2019 e che temiamo possa proseguire senza sosta nei prossimi mesi”, come ha commentato Franco Fenoglio, presidente della sezione veicoli industriali di Unrae, l’associazione delle case costruttrici estere, allarmato in particolar modo dal fatto che “il parco circolante continua così a invecchiare, con pesanti ricadute sul fronte della sicurezza e della sostenibilità del sistema trasporto”. Continua a leggere
Ignoranza e ideologia: ecco cosa spinge degli “invasati” a fermare i motori diesel più puliti
Gli invasati dall’ideologia che bloccano anche i diesel “puliti”. Ha intitolato così, Pierluigi Bonora, il proprio editoriale su Fuorigiri, il magazine online di automotive de ilgiornale.it., sezione della versione on line del quotidiano dedicata al mondo dei motori, a due, quattro e più ruote, e a tutto quello che gravita attorno. Un titolo che riassume alla perfezione il pensiero di ormai milioni d’italiani stanchi di un governo che invece di usare il buon senso e l’intelligenza usa l’ideologia più becera: quella che impedisce di vedere come stanno realmente le cose ma spinge a “colpire” il nemico anche se il vero nemico non è quello. Ideologie che, la storia insegna, può provocare solo danni, spesso gravissimi. Continua a leggere
La rovina dell’Italia passa anche dal Brennero, ma i politici sembrano non volerlo capire
Repetita iuvant, ovvero “le cose ripetute aiutano”, affermavano gli antichi romani. Un detto che nella “Roma moderna”, cabina di guida di un Paese che sembra sempre più lanciato verso il baratro, val la pena ribadire per far capire a pochi (i politici) cose che riguardano il futuro di molti: decine di milioni di cittadini e lavoratori. È proprio nella speranza di aiutare i politici a capire che Conftrasporto ha deciso di “ripetere” gli inviti a intervenire sul caso Austria, con la chiusura del Brennero ai tir e dunque alle merci italiane. Un caso di vitale importanza, che deve essere preso in considerazione con la massima attenzione, perché non si tratta di una questione di interesse esclusivo dell’autotrasporto: la perdita di competitività riguarda l’intera economia del Paese e conseguentemente gli interessi dei suoi cittadini. Duecentododici miliardi di euro: Continua a leggere
Di Pietro: “La direzione generale che doveva sorvegliare sulle strade è una scatola vuota”
“Nel 2012 è stata istituita al ministero delle Infrastrutture un’apposita direzione generale del sistema di sorveglianza su strade e autostrade, ma non hanno messo né il personale, né i mezzi, né le strutture, è un contenitore vuoto”. A raccontarlo, ospite della trasmissione L’Italia s’è desta, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, è stato l’ex pm di Mani Pulite ed ex ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro aggiungendo che oggi in Italia serve un piano straordinario di manutenzione . Continua a leggere
Uggè: “L’Italia dica no all’Europa su tutto fino a quando l’Austria non dirà sì ai tir al Brennero”
“Il sistema economico italiano, a cominciare da quello produttivo, non è più in grado di sopportare il danno causato dai divieti imposti dall’Austria che dal 1° gennaio ha introdotto nuovi limiti al transito di tir italiani al valico del Brennero, giustificandoli con il pretesto della tutela ambientale ambiente, come se i mezzi pesanti austriaci spargessero nell’aria essenze floreali. L’Austria così danneggia sistematicamente la nostra economia e finche’ la questione non sarà risolta l’Italia dovrà fare muro in Europa , opponendosi a tutti i provvedimenti che l’Ue proporrà, su qualsiasi tema”. Continua a leggere
Traghetti per le isole, per garantire il servizio lo Stato pagherà ancora 72 milioni a Tirrenia?
Il Governo è pronto a prorogare la convenzione con la compagnia di navigazione Tirrenia continuando a versare 72 milioni di euro all’anno alla flotta timonata dalla famiglia Onorato perché continui a garantire la continuità dei collegamenti marittimi con la Sardegna e la Sicilia? A ipotizzarlo è un articolo pubblicato dal quotidiano La Nuova Sardegna, riportando una notizia che ha cominciato a circolare insistentemente proprio dopo la riunione sul “caso Tirrenia” avvenuta tra il ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Paola De Micheli , e i responsabili sindacali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti. Continua a leggere
Tir in viaggio sulle autostrade del mare, ecco perché tutti i problemi ora vengono a galla
Il nuovo anno si è aperto con l’avvio di una vertenza che potrebbe innescare una serie di rivendicazioni ad ampio raggio nel mondo del trasporto. Era prevedibile: l’aumento dei costi per far viaggiare i tir sulle autostrade del mare, diretta conseguenza dell’entrata in vigore delle nuove normative ambientali, con l’obbligo per le compagnie di navigazione di ridurre gli ossidi di zolfo dell’85 per cento, sta determinando una situazione di difficile gestione. Da un lato gli armatori, che di fronte ai nuovi costi si vedono costretti a trasferirli sulla loro clientela, imprese di autotrasporto comprese; dall’altro l’intero “sistema” che consente di trasferire le merci dalla strada al mare, letteralmente “colpito e affondato” per molte attività di trasporto che hanno come punto di partenza o destinazione le isole maggiori. In mezzo il Governo che, occorre evidenziarlo, ha già provveduto da par suo a complicare le condizioni. Come? Continua a leggere
“Reddito di cittadinanza? Si ma per i poliziotti che servono per fermare gli assassini al volante”
Invece di destinare risorse per i nulla facenti perché non si mettono le forze dell’ordine in grado di operare con personale e mezzi adeguati? A chiederselo, interpretando probabilmente il pensiero di milioni di italiani, è il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggè, all’indomani di un inizio d’anno da incubo sulle strade, con sei persone uccise e undici feriti a Lutago, in Valle Aurina. in provincia di Bolzano, (dove un’ un’auto guidata da un operaio di 27 anni ubriaco ha centrato a grande velocità un gruppo di giovani turisti tedeschi) e due donne travolte e uccise a Senigallia da un automobilista, anche in questo caso “imbottito” d’alcol ubriaco. Continua a leggere
Cosa vorrei per il 2020? Più pattuglie di agenti per strada e la galera per i delinquenti al volante
Sono molte le cose che ci si può augurare per il nuovo anno che è appena iniziato. Ma quali cose sperano si possano avverare nel 2020 coloro che ogni giorno, in auto o sui mezzi pubblici, al volante di un camion o sulla sella di una moto, percorrono decine, centinaia di chilometri? È la domanda che stradafacendo ha deciso di rivolgere ai lettori in queste ultime ore del 2019. Partendo da due desideri. Continua a leggere
Caro traghetti, migliaia di Tir abbandoneranno le Autostrade del mare non più competitive?
“Nel momento in cui non c’è più la reale competizione fra strada e mare il rischio è che le imprese tornino a viaggiare su gomma anziché su nave e questo è un rischio che viaggia contro le intenzioni annunciate dal governo”. A lanciare l’allarme contro il pericolo che l’aumento dei costi dei traghetti per il trasporto dei tir sulle autostrade del mare, scattato con nuovo anno come diretta conseguenza dell’entrata in vigore dell’obbligo, per le compagnie di navigazione, di ridurre gli ossidi di zolfo dell’85 per cento, è il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggè che dai microfoni di Radio 24 ha lanciato l’invito al Governo a mettere a disposizione nuovi incentivi per il Marebonus, impedendo la “fuga” dei tir dai traghetti. Continua a leggere
De Micheli :”Una radiografia della manutenzione sulle autostrade e un piano di interventi”
Una relazione sullo stato manutentivo e un piano sulla manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti autostradali. A chiederli è il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli che dopo il crollo di un pezzo di intonaco all’interno della galleria dell’autostrada A26, in provincia di Genova, ha convocato i vertici di Autostrade per l’Italia al Ministero per fare il punto della situazione e rivolgere alcune richieste. Continua a leggere
Marebonus potenziato: “Solo così i Tir potranno sostenere i rincari del trasporto sui traghetti”
È un brindisi dal sapore amaro quello si apprestano a fare, per capodanno, i titolari (ma anche i lavoratori) delle aziende di autotrasporto che viaggiano sulle autostrade del mare. Dal 1° gennaio 2020, infatti, su tutti i traghetti per il trasporto marittimo scatterà un aumento dei costi, compreso fra il fra il 20 e il 30 per cento, conseguenza dell’entrata in vigore dell’obbligo, per le compagnie di navigazione, di ridurre gli ossidi di zolfo dell’85 per cento. Carburante più pulito ma anche più caro con il maggior costo che ricadrà sulle imprese dell’autotrasporto e sugli utenti finali. Continua a leggere