Saranno 100, 150 al massimo, gli arresti obbligatori all’anno per l’omicidio stradale. Lo stima l’Asaps, l’Associazione sostenitori amici Polizia stradale, che vuole “smontare l’allarme che ha aleggiato su qualche organo di informazione e nelle dichiarazioni di alcuni politici o addetti ai lavori, con la previsione a seguito della legge sull’Omicidio stradale di numerosi arresti per sinistri gravi, secondo alcuni nell’ordine di diverse centinaia”. Ma la realtà, sostiene l’Asaps in una nota, non è questa e l’allarme lanciato “appare veramente eccessivo e immotivato”, spiega il presidente, Giordano Biserni. Continua a leggere
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Tragedia in Spagna: qualcuno ancora non vuole prevenire i colpi di sonno?
Al di là delle statistiche, talvolta elaborate senza riferimenti certi, non c’è dubbio che il fenomeno delle apnee notturne e delle sue conseguenze (la pessima qualità del sonno e il rischio d’addormentarsi al volante) abbia un impatto sull’incidentalità. La tragedia avvenuta in Spagna ne è una conferma. Il cordoglio oggi è unanime ma presto il tragico evento sarà dimenticato e con esso la necessità di mettere in atto quella strategia che Conftrasporto chiede da tempo, finalizzata a far crescere la prevenzione. Che significa anche lotta alle apnee notturne. Continua a leggere
Montagne di multe non pagate. E un mare di soldi da pagare per il recupero crediti
“Massacrare” a suon di multe i milanesi, chiamati nel 2015 a pagare una cifra non lontana dai 200 milioni di euro in contravvenzioni, non rischia d’essere controproducente? A porsi la domanda è l’ex ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Maurizio Lupi alla luce del fatto che, come ha spiegato lui stesso, “nel 2013 circa 710mila verbali sono finiti in arretrato” e che “anche gran parte delle multe dell’ultimo anno andranno ad alimentare una mastodontica e costosa operazione di recupero crediti. Continua a leggere
134 euro l’anno: la tassa occulta che il Comune di Milano fa pagare in multe
Centottantotto milioni e mezzo di euro in contravvenzioni, 51 milioni in più rispetto allo scorso anno. È come se ogni abitante di Milano, bambini compresi, versasse una tassa di 134 euro l’anno al Comune. Il sospetto che le multe servano a far cassa e a mettere a posto il bilancio comunale è a questo punto molto più che un sospetto. A denunciarlo non è un’associazione di categoria o una testata giornalistica, ma l’ex ministro alle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, secondo il quale quei dati sulle multe “sono da incubo”. Continua a leggere
Neopatentati e “sconto Bersani” sulle polizze: Comune che vai, usanza che trovi
Paese che vai, usanze che trovi. Peccato che in Italia il detto valga anche per le leggi e le norme amministrative che ognuno invece di applicare interpreta. Col risultato che per lo stesso reato un imputato può essere assolto davanti a un tribunale e condannato davanti a un altro. Oppure che, per ottenere lo stesso identico certificato in Comune,necessario per avere diritto allo stesso identico trattamento per una polizza assicurativa, uno debba pagare 16 euro e mezzo e un altro 26 centesimi. La prova (che siamo un Paese di Pulcinella…)? Il certificato di stato famiglia richiesto dalle compagnie assicurative per permettere a un neo patentato di godere della legge Bersani e a milioni di genitori di non doversi dissanguare al momento di assicurare la prima auto dei figli diciottenni e freschissimi di patente. Continua a leggere
Scatola nera obbligatoria su tutte le auto. I consumatori protestano: “Non è attuabile”
Le scatole nere potrebbero essere installate, obbligatoriamente, su tutte le auto. L’ipotesi è nata nell’ambito dell’esame del disegno di legge Concorrenza in commissione Industria del Senato. Secondo l’Ansa, che cita fonti parlamentari, il tema potrebbe essere affrontato con una delega. Ma i consumatori non ci stanno. “L’obbligo di scatole nere per tutte le auto degli italiani è un provvedimento che non potrà mai essere attuato in Italia, in quanto illegittimo e annullabile dinanzi le competenti sedi”, afferma il Codacons. Continua a leggere
Lavoratori sui traghetti, occorre trovare subito un equilibrio fra comunitari e non
“Lo scontro in atto nel mondo dei traghetti sul caso degli sgravi contributivi per il personale marittimo richiedeva un intervento immediato e la decisione di convocare al ministero dei Trasporti i rappresentanti di Confitarma e Fedarlinea rappresenta la miglior risposta a questa esigenza. L’augurio è che da uno scontro possa nascere un incontro destinato a rappresentare il primo passo per avere al più presto una più opportuna e organica composizione degli equipaggi a bordo dei traghetti”. Continua a leggere
Scontro fra associazioni dei traghetti, il caso approda al ministero dei Trasporti
Approda al ministero dei Trasporti il caso dei contributi statali da riconoscere alle compagnie di navigazione, caso che ha visto scontrarsi le due principali associazioni del settore, Confitarma e Fedarlinea, sulla scelta di concedere benefici fiscali e contributivi anche alle compagnie che assumono lavoratori extracomunitari, come richiesto dalla prima federazione, presieduta da Emanuele Grimaldi, o solo agli armatori che assumendo esclusivamente dipendenti italiani o comunitari, come chiesto invece dall’armatore di Tirrenia e Moby, Vincenzo Onorato, posizione quest’ultima condivisa da Fedarlinea. Continua a leggere
Fedarlinea: “Aiuti di Stato solo per i traghetti che imbarcano lavoratori italiani”
Sulle autostrade del mare possono, anzi devono, poter viaggiare tutti. E tutti hanno il diritto di ottenere eventuali benefici fiscali e contributivi. A condizioni però ben precise. Per esempio che gli “aiuti” statali siano concessi solamente a quegli armatori che imbarcano lavoratori italiani o comunitari. A riaffermarlo sono i responsabili di Fedarlinea, scesi in campo nella battaglia contro la possibilità di imbarcare cittadini extracomunitari sottopagati usufruendo comunque dei contributi del Governo. Una battaglia che ha visto schierarsi in prima fila Vincenzo Onorato, comandante delle flotte Moby e Tirrenia, che non ha usato mezzi termini nell’accusare un altro noto armatore, Emanuele Grimaldi, presidente dell’omonima compagnia di navigazione ma anche di Confitarma, di fare pressioni sul Governo perché vengano estesi i benefici fiscali italiani a tutte le bandiere comunitarie, anche a quelle che imbarcano marittimi extracomunitari. Continua a leggere
Tassisti e autonoleggio, il Governo è pronto a riscrivere le regole del settore
Regolamentazione e salvaguardia del servizio di trasporto pubblico locale non di linea, ovvero il servizio taxi e servizio di noleggio con conducente; rispetto del principio della concorrenza; necessità di migliorare i servizi ai cittadini; evoluzione tecnologica del settore; lotta all’abusivismo; migliore incontro tra domanda e offerta; miglioramento del sistema di programmazione e organizzazione su base territoriale. Sono questi i contenuti della legge delega che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il ministero dello Sviluppo Economico si sono impegnati a proporre al Senato, nel corso del dibattito sul ddl Concorrenza, per disciplinare un settore pronto a scendere in piazza a protestare contro la concorrenza sleale di nuove società concorrenti. Continua a leggere
Autostrade del mare, ecco a quali armatori vanno gli incentivi e a quali invece no
Quattordici anni. Tanto è passato da quando sono stati introdotti, con una legge varata nel 2002, gli incentivi per le autostrade del mare la cui rotta è stata purtroppo spesso un susseguirsi di virate e inversioni. Dopo l’approvazione della Commissione europea nel 2005, l’attuazione è stata infatti bloccata nel 2006 per essere ripresa nel 2008, fino ad approdare, nel 2010, alla decisione, da parte degli organismi comunitari, di non autorizzare altri interventi. Oggi, grazie al lavoro svolto dal Governo e dalle federazioni dell’autotrasporto, la possibilità d’incentivare l’utilizzo delle autostrade del mare è di nuovo possibile ma a precise condizioni: che le risorse siano destinate agli armatori che migliorano le linee o ne istituiscano di nuove e che sia trasferito ai trasportatori il 70 per cento degli stessi aiuti economici. Continua a leggere
Pneumatici deducibili dalle tasse? Assogomma: benefici anche per l’ambiente
”Se il Governo consentisse, al pari dell’acquisto di arredi e divani o alla sostituzione dei sanitari, di poter mettere in deduzione nella denuncia dei redditi il 50 per cento della spesa per pneumatici più performanti, quelli cioè di classe A, B o C (così come previsto dal regolamento UE n.1222/2009), si otterrebbe un effetto sulla riduzione dei consumi di carburanti e quindi delle relative emissioni, garantendo al tempo stesso maggiore sicurezza stradale grazie a più ridotti spazi di frenata su bagnato”. La richiesta arriva da Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, l’associazione che raggruppa i produttori di pneumatici presenti in Italia (Bridgestone, Continental, Goodyear Dunlop, Michelin e Pirelli). Continua a leggere
L’Europa guida l’autotrasporto? In arrivo le norme per frenare tutte le criticità
Cabotaggio illegale, orari di riposo degli autisti, contratti di lavoro. L’Europa vuole mettere un freno a tutte le criticità dell’autotrasporto con norme precise. Un “pacchetto stradale” è di “imminente emanazione da parte dell’Ue e affronterà, per la prima volta a livello comunitario il problema del cabotaggio illegale e di tutte le tematiche sociali legate al settore dell’autotrasporto”, ha dichiarato l’europarlamentare del Pd Isabella De Monte a un convegno svoltosi sabato a Villa Manin di Passariano (Udine) organizzato da Confartigianato Trasporti Friuli Venezia Giulia. Continua a leggere
Rc auto, sconti a chi vive in città ad alto rischio ma non provoca incidenti
Sconti garantiti agli automobilisti virtuosi che abitano nelle città dove avvengono molti incidenti. L’Ivass dovrà infatti redigere e tenere aggiornata una lista delle province con più sinistri che servirà come base per ricompensare con sconti “aggiuntivi e significativi” gli automobilisti che in quelle città ci abitano e semplicemente per questo pagano premi più alti. Continua a leggere
Class action contro la Volkswagen, 80mila clienti hanno già aderito in tutta Europa
È in continua crescita il numero di clienti europei di Volkswagen che hanno deciso di fare causa alla casa costruttrice di Wolfsburg con una class action. Secondo il Rheinische Post, che cita dati forniti dall’avvocato Julius Reiter, da gennaio le persone che hanno aderito alla class action sono aumentate da 60mila a 80mila. Continua a leggere