Invece di destinare risorse per i nulla facenti perché non si mettono le forze dell’ordine in grado di operare con personale e mezzi adeguati? A chiederselo, interpretando probabilmente il pensiero di milioni di italiani, è il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggè, all’indomani di un inizio d’anno da incubo sulle strade, con sei persone uccise e undici feriti a Lutago, in Valle Aurina. in provincia di Bolzano, (dove un’ un’auto guidata da un operaio di 27 anni ubriaco ha centrato a grande velocità un gruppo di giovani turisti tedeschi) e due donne travolte e uccise a Senigallia da un automobilista, anche in questo caso “imbottito” d’alcol ubriaco. Continua a leggere
Archivi categoria: Incidenti e disastri
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Decapitato da uno pneumatico di camion esploso mentre stava tentando di ripararlo
Decapitato da uno pneumatico di un camion esploso mentre stava tentando di ripararlo: è morto così un operaio di 41 anni moldavo, sposato e padre di tre figli, dipendente di una ditta di spedizioni che stava lavorando nella zona artigianale di Stiatico, a San Giorgio di Piano, nel Bolognese. La vittima, Valeriu Golban, lavorava in Italia dal dicembre 2018.
Omicidio stradale: non basta. Per fermare la strage infinita occorre fare qualcos’altro
“La strage infinita”. È un titolo che non ha bisogno di troppi commenti quello scelto dalla redazione di Telearena per la puntata di Diretta Verona in onda giovedì 19 dicembre alle 21.15 e dedicata alla morte che continua a correre lungo strade e autostrade, con otto morti registrati in appena in due settimane e oltre 70 vittime nel veronese dall’inizio dell’anno. Numeri impressionanti che richiedono nuovi interventi e misure? La risposta sembrerebbe proprio essere di sì, mettendo “sul banco degli imputati” quelle adottate sinora visto che l’introduzione del reato di omicidio stradale non ha portato gli effetti sperati così come le norme che vietano l’utilizzo dello smartphone mentre si è alla guida non hanno contribuito a dimezzare (questo era l’obiettivo fissato) il numero delle vittime entro il 2020. Ma quale strada prendere? Continua a leggere
Sensori su 100 cavalcavia: l’Anas ha indetto 4 bandi di gara del valore di 12 milioni di euro
Quattro bandi di gara da tre milioni di euro ciascuno per la fornitura e l’installazione di sensori accelerometrici sulle strutture portanti e garantire così il monitoraggio strumentale di ponti e viadotti sono stati indetti da Anas (Gruppo FS Italiane) e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale con l’obiettivo “di effettuare, tramite sensori, misurazioni in continuo delle caratteristiche dinamiche delle opere per individuare eventuali variazioni del comportamento strutturale”. Sensori, precisano i responsabili di Anas, che ” integreranno le periodiche attività di sorveglianza eseguite dai tecnici dell’azienda” e che saranno installati su circa 100 ponti e cavalcavia selezionate “sulla base dell’importanza dell’itinerario servito, delle caratteristiche geometrico-strutturali nonché della posizione geografica, in relazione alla pericolosità sismica e idraulica del territorio”. Continua a leggere
Non aprite quella porta? L’horror più spaventoso oggi s’intitolerebbe “Non percorrete quel ponte”
Non aprite quella porta è il titolo di una celebre serie di film horror. Non percorrete quel ponte potrebbe diventare invece il “titolo” del peggior incubo per milioni di automobilisti, camionisti, motociclisti in viaggio ogni giorno dopo i nuovi crolli di ponti e cavalcavia. Ma quali sono i ponti che potrebbero essere a rischio. Un lungo elenco figura negli atti dell’inchiesta aperta dai magistrati della Procura della Repubblica di Genova proprio perché “sospettati” d’essere a rischio di possibili cedimenti strutturali, di crolli. Continua a leggere
Mille cantieri per rendere sicuri strade e ponti restano chiusi: chi e perché non li apre?
“Nessuno, purtroppo, può più dirsi al sicuro nel nostro Paese, per questo dobbiamo fare presto. È giunta l’ora di aprire i mille cantieri per la messa in sicurezza del territorio, il Parlamento approvi in fretta il piano”. A chiedere che la stagione dei no ai cantieri finisca e si metano in sicurezza strade e ponti, è il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che in un’intervista al quotidiano Il Messaggero è tornato a denunciare evidenziare “l’endemica fragilità dell’Italia”, con “il 79 per cento del territorio a rischio per il dissesto idrogeologico. Continua a leggere
Casualità e fortuna: per non morire su un ponte che crolla ormai bisogna sperare in questo?
“Solo la casualità e un’immensa fortuna hanno impedito altre vittime innocenti, solo per questo oggi non ci sono altri familiari sprofondati nel dolore. I cittadini devono essere protetti: vogliamo un impegno serio del nostro Governo e del Parlamento affinché il nostro Paese sia messo in sicurezza e ogni viaggio non diventi una roulette russa”. A chiedere sicurezza sulle strade, dopo il crollo di un tratto di alcune decine di metri di un viadotto dell’autostrada A6 Torino-Savona, ceduto a causa di una frana a circa un chilometro di distanza dal casello di Savona, è Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime del ponte Morandi. Continua a leggere
Tir “sfonda” un ponte sul fiume. Muore ragazzina di 15 anni, 2 persone sono disperse, 9 ferite
Una ragazzina di 15 anni morta, nove feriti di cui due in condizioni molto gravi. È’questo il pesantissimo bilancio della tragedia avvenuta Mirepoix-sur-Tarn, nella Francia sud-occidentale, dove un ponte è crollato mentre transitava un tir il cui peso, secondo una prima ricostruzione ancora da verificare, sarebbe stato superiore al limite consentito ma che avrebbe comunque imboccato il ponte. L’incidente, ha coinvolto tre veicoli compreso il camion precipitato nel fiume sottostante insieme a un’altra auto. Alle operazioni di soccorso hanno preso parte oltre 60 pompieri e tre elicotteri. Continua a leggere
È morto il papà che a Verona non era riuscito a strappare i figli dall’inferno del bus in fiamme
Il 20 gennaio a Verona aveva tentato senza riuscirci di salvare i suoi due figli, Laura e Balàzs, prigionieri dell’inferno di fuoco originatosi dopo lo schianto del pullman sul quale viaggiavano, in gita scolastica, contro un pilone di cemento distante solo mezzo metro dal guard rail, sull’A4 Milano. Rimasto gravemente ferito nel corpo e soprattutto nell’anima, Gyorgy Vigh, non si era mai ripreso da quella tragedia della quale ora è diventato la 18ª vittima, come ha affermato il presidente dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada Onlus che ha espresso il più grande cordoglio e vicinanza alla famiglia Vigh. Continua a leggere
Non perdere la testa, il casco ti salva: riparte la campagna dei familiari di vittime della strada
Non perdere la testa, il casco ti salva la vita”: è questo lo slogan scelto dai responsabili dell’ Aifvs , l’Associazione italiana familiari vittime della strada, per proseguire la continua la campagna di sensibilizzazione sul rispetto delle norme del Codice della strada, con l’obiettivo di ridurre il numero di morti e feriti. “Evitare di uccidere e di uccidersi, questo l’obiettivo del nostro impegno” ha dichiarato il presidente dell’Associazione Alberto Pallotti.”I nostri cari purtroppo non ci sono più, ma possiamo salvare la vita ad altre persone. Vorremmo evitare che altro sangue venga versato sulle strade. Continua a leggere
Camion perde il carico di assi di legno: muore ragazzo di 15 anni, grave la madre
Ci sono moltissimi tipi d’incidenti, con moltissime cause possibili , con responsabilità diversissime tra loro, a volte gravissime, a volte del tutto assenti, senza alcuna colpa di chi l’ha provocato. Incidenti in alcuni casi più facilmente “spiegabili”, in altri meno. Per nulla facile si presenta il lavoro di chi dovrà stabilire le cause dell’incidente accaduto In Valtellina sulla Statale 38 ad Ardenno, in provincia di Sondrio, dove a uccidere uno studente di 15 anni e a ferire gravemente la madre di 52 anni è stata la perdita di un carico di assi di legno che il mezzo pesante stava trasportando e che ha investito la Skoda che lo seguiva sulla quale viaggiavano madre e figlio. Continua a leggere
Autostrade per l’Italia, Gasparri invita Castellucci a ridursi la liquidazione da 13 milioni
“Non condivido l’assalto per revocare le concessioni alla Società Autostrade. Non amo la demagogia qualunquista. Credo che però leggere della liquidazione di 13 milioni all’amministratore Giovanni Castellucci sia veramente irritante. Comprendo la logica del mercato, il merito di grandi manager, ma in un’Italia che si indigna contro Tizio e Caio, individuando caste anche laddove non ci sono, questa maxi liquidazione è veramente vergognosa e scandalosa”. Continua a leggere
Autotrasportatori danneggiati dal crollo di Genova, ecco come chiedere i rimborsi 2019/2020
Gli autotrasportatori che hanno dovuto affrontare spese supplementari modificando e allungando i propri percorsi in seguito al crollo del Ponte Morandi a Genova potranno a breve presentare domanda per il contributo anche per il periodo 2019/2020. Dopo aver terminato la procedura di definizione dei ristori relativi ai viaggi effettuati nel periodo 15 agosto – 31 dicembre 2018 (riconoscendo un rimborso di 32,02 euro per ogni missione di viaggio regolarmente conteggiata presentata dalle oltre 600 le aziende che hanno richiesto l’indennizzo per un totale di poco meno di 900mila missioni di viaggio caricate a sistema) l’Autorità di sistema portuale del mar Ligure occidentale ha infatti confermato il via libera al contributo anche per il 2019/2020 Continua a leggere
Agosto 2018, il crollo del ponte di Genova. Agosto 2019, il crollo della dignità della politica
Ore 11 e 36 del 14 agosto 2018. Un istante destinato a restare impresso per sempre nella memoria dei genovesi, degli italiani, del mondo. Una della pagine più tristi della storia più recente del capoluogo ligure. Qual giorno di un anno fa il ponte Morandi si schianta di colpo facendo precipitare nel baratro auto e camion che lo stavano percorrendo. Alla fine i corpi sotto le macerie saranno 43. A un anno di distanza sono e saranno molti quelli che ricorderanno quella tragedia, ascolteremo fiumi di parole. Continua a leggere
Ha investito due ragazzini in moto dopo una lite uccidendoli: scarcerato dopo pochi giorni
Ha investito con la propria auto, dopo una lite fuori da una discoteca, due ragazzini che viaggiavano su uno scooter. E li ha uccisi. Ma non voleva farlo, non immaginava che il suo gesto potesse trasformarsi in una simile tragedia. E così dopo una manciata di giorni trascorsi in carcere è tornato a casa, agli arresti domiciliari l’automobilista che sabato sera ad Azzano San Paolo, in provincia di Bergamo, ha stroncato due giovanissime vite, quelle di due amici di 18 e 21 anni. Continua a leggere