“Ogni anno vengono varate misure sempre più stringenti che limitano la mobilità delle merci.” A denunciarlo sono i responsabili di Anita, commentando la decisione di estendere il divieto di sorpasso per i veicoli pesanti nella fascia oraria notturna, arrivando quindi a 24 ore consecutive di interdizione, sull’autostrada A 22 del Brennero che partirà già dal 1° agosto. “L’Italia rischia così di arretrare ulteriormente nella graduatoria dell’indice di capacità logistica, la Lp, sigla di Logistic Performance Index, dove già figura al 21esimo posto, preceduta da quasi tutti i Paesi della vecchia Europa come Germania, Svezia, Belgio, Austria, Francia, Danimarca e Irlanda”, denuncia il presidente Thomas Baumgartner secondo il quale “in questo modo il nostro Paese sarà sempre meno competitivo con pesanti ricadute sull’export e minore capacità di attrarre attività produttive, quando bisognerebbe invece tenere sempre in debita considerazione che la mobilità delle merci è condizione essenziale per garantire un sistema produttivo efficiente e competitivo. Continua a leggere
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Trasporti eccezionali paralizzati dopo i crolli dei ponti, finalmente c’è la direttiva del ministro
Le imprese che effettuano trasporti eccezionali vendono la luce in fondo al tunnel dopo mesi di buio scattato dopo il crollo del Ponte di Annone Brianza, nel lecchese, e la conseguente “fuga da ogni responsabilità” degli amministratori pubblici che di fatto avevano smesso di rilasciare autorizzazioni, paralizzando di fatto l’attività? Una piccola luce finalmente si vede e l’ha accesa la pubblicazione sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti della direttiva diramata dal ministro Graziano Delrio proprio sulle autorizzazioni alla circolazione dei veicoli eccezionali e dei Trasporti in condizioni di eccezionalità. Un testo che, tra l’altro, prevede la realizzazione di un Catasto delle strade ed esclude il silenzio assenso per le autorizzazioni, e che verrà pubblicato a breve in Gazzetta Ufficiale. Continua a leggere
I contratti di lavoro e la competitività di un Paese viaggiano sulla stessa strada
La competitività di un Paese può essere accelerata oppure frenata dalla “qualità” dei contratti di lavoro che quel Paese sa esprimere. Accade anche per il mondo dell’autotrasporto che, in attesa ormai da mesi del rinnovo del contratto, continua ad assistere a discussioni che non fanno compiere alcun passo significativo in avanti. I rappresentanti delle federazioni che siedono nel Comitato centrale dell’Albo dell’autotrasporto a grande maggioranza richiedono la stipula di due contratti distinti, per dare risposte adeguate a due mondi che l’evoluzione ha negli anni radicalmente modificato: ovvero quello del semplice trasporto di un prodotto da un punto di partenza a uno di arrivo e quello invece della logistica, vero e proprio “sistema” sempre più integrato col mondo produttivo. Continua a leggere
Camionisti, per sfuggire ai ladri nelle aree di sosta ecco tutti i consigli della polizia
Non raccontare mai la propria destinazione e l’itinerario che si seguirà, e ancor meno le merci custodite nel rimorchio, men che meno se di valore particolarmente elevato. E poi organizzare viaggi in convoglio, restando sempre connessi via radio o telefonino, dotarsi di telecamere posteriori, teli antitaglio e strumenti anti-jammer, ovvero ingrado di neutralizzare le apparecchiature in grado di disturbare le comunicazioni radio nello spettro di frequenza impiegato dalle comunicazioni Gsm. Sono solo alcuni dei consigli contenuti nel vademecum pubblicato dall’Osservatorio nazionale sui furti e le rapine in danno di autotrasportatori, istituito nel 2016 dalla Direzione centrale della Polizia Criminale, con la partecipazione delle forze di polizia, di alcune articolazioni del dipartimento della Pubblica sicurezza, nonché di rappresentanti dell’Aiscat, di Anas, del Comitato centrale per l’albo nazionale degli autotrasportatori, e di Ania. Continua a leggere
Trasporti eccezionali “crollati” insieme al ponte di Annone. “Delrio dica quando ripartiranno”
Dal giorno in cui, a fine ottobre 2016, è crollato il ponte di Annone Brianza, nel lecchese, uccidendo una persona e ferendone altre sei, la “paura” di altri crolli ha praticamente fermato il rilascio dei permessi per i trasporti eccezionali, paralizzando l’attività di moltissime imprese di autotrasporto e facendo perdere commesse milionarie a molte industrie. Per superare questa situazione assurda è stata predisposta una nuova direttiva che però si è letteralmente “persa per strada”. Che fine ha fatto? E quando si troverà finalmente una soluzione per far ripartire i trasporti eccezionali e, con essi, i prodotti di moltissime industrie che per colpa di questa situazione stanno perdendo commesse importantissime, col rischio che questo possa significare nuove perdite di posti di lavoro e nuovi disoccupati? Continua a leggere
Sul camion frigo la temperatura è bollente. Sequestrati prodotti destinati al supermercato
Spesso gli automobilisti infuriati per il traffico in autostrada se lo dimenticano. È grazie ai camion che le merci arrivano sugli scaffali dei supermercati e, poi, sulle tavole delle famiglie. Merci trasportate con cura, il più delle volte. Ma purtroppo non mancano i casi di viaggi fatti violando le regole. Come è successo a Barcellona Pozzo di Gotto, dove gli agenti della polizia stradale hanno fermato un camion frigo che trasportava merendine, yogurt e prodotti lattiero-caseari di vario tipo a una temperatura tre volte superiore a quella prevista per una corretta conservazione. Continua a leggere
Riduzione dei contributi nei trasporti, chi e perché frena questa opportunità?
C’è un’Italia che vuole lavorare e crescere, e una che sembra invece voler far di tutto per frenarla creando ostacoli sulla strada dello sviluppo. Un’Italia, quest’ultima, infarcita di episodi di ordinaria malaburocrazia, come quello, ultimo in ordine di tempo, che ha per “protagonista” la possibilità di poter ridurre il costo del lavoro attraverso una riduzione dei contributi. Un’opportunità creata nel novembre 2015 quando il ministero dei Trasporti sottoscrisse un protocollo con il quale veniva riconosciuto, per le imprese che occupano lavoratori che effettuano più di cento giorni in operazioni all’estero, la possibilità di ottenere una decontribuzione. Continua a leggere
Caldo e siccità, in aiuto arrivano i trasportatori che moltiplicano le consegne di acqua
Contro l’emergenza caldo e siccità scendono in campo (o per meglio dire in strada) anche gli autotrasportatori, fondamentali con i loro tir non solo per trasportare montagne di pallet carichi di bottiglie acqua nei punti vendita ma anche per fare la spola, con le autocisterne, dai serbatoi centrali ai punti periferici dove la condotta non arriva e portano le risorse idriche laddove sono più urgenti. Un servizio, quest’ultimo, divenuto “vitale” con l’ondata di siccità che ha provocato numerosissimi incendi peggiorando ancor più la situazione. “L’acqua viaggia su gomma e d’estate costituisce uno dei carichi più significativi di quel 90 per cento circa di merci che vengono trasportate su strada, conferma Anna Manigrasso, presidente di Assotir. Continua a leggere
Cibo in tavola e vestiti negli armadi quanto costeranno in più con i tir fermati al Brennero?
Se l’Austria chiuderà il Brennero e riattiverà i controlli, a farne le spese sarà anche il settore dei trasporti. Lo confermano i calcoli effettuati dagli analisti della Cgia di Mestre che quantificano in 42 milioni di tonnellate le merci che ogni anno transitano su questo confine. Merci il cui viaggio, coi nuovi controlli, subirà evidentemente notevoli rallentamenti, con una pesante ricaduta negativa su tutto il sistema produttivo, soprattutto quello legato alle esportazioni, come ha sottolineato il segretario della Cgia Renato Mason, individuando nelle “imprese manifatturiere italiane e, in particolar modo, quelle del Nordest che lavorano con consegne giornaliere ”just in time” verso i Paesi del nord Europa, quelle destinate a subire i danni maggiori. Imprese che, a causa dei ritardi delle consegne potrebbero rischiare di pagare penali salatissime, con il pericolo di perdere anche le commesse”. Continua a leggere
Fai, in cabina di guida ora siede anche un manager della mobilità più tecnologica
La Fai, la federazione degli autotrasportatori più importante del settore in Italia, con circa 8.600 associati per un totale di 70mila veicoli, e 42 associazioni territoriali di rappresentanza, aderente a Conftrasporto-Confcommercio, ha un nuovo segretario generale. È Andrea Manfron, 44 anni veneto, ingegnere dei trasporti e amministratore delegato di Aiscat Servizi nonché direttore dell’area tecnica di Aisca. Un nuovo segretario che vanta un’esperienza pluriennale nel campo delle infrastrutture autostradali, ambito nel quale si è occupato di tutte le tematiche di carattere tecnico connesse alla pianificazione e alla gestione del sistema e della mobilità, tra cui la sicurezza stradale, l’innovazione tecnologica e lo sviluppo di piattaforme comuni in ambito associativo, che il Consiglio direttivo dell’associazione ha voluto al fianco del presidente nazionale Paolo Uggè e del segretario generale di Conftrasporto Pasquale Russo nelle sedi nazionali di Roma a Milano. Continua a leggere
Posti di controllo, il camionista telefonerà in azienda per rassicurare la polizia che è tutto ok?
Immaginate un posto di controllo allestito dalla polizia su una piazzola di sosta lungo l’autostrada o ai bordi (sotto i cavalcavia dopo gli ultimi episodi decisamente meglio di no….) di una strada statale o provinciale. E poi immaginate gli agenti costretti ad attendere pazientemente che l’autista fermato cerchi il telefono, contatti la propria azienda (che magari non risponde neppure al decimo squillo…) e poi, una volta avuta risposta ,che si faccia dare da chi c’è all’altro capo del telefono la conferma che i documenti di viaggio sono in regola, così come il carico, la manutenzione dell’automezzo, il cronotachigrafo per poterne dare notizia alle forze dell’ordine. Una scena (e una procedura) normale? Continua a leggere
Chi spedisce merci e spinge il trasportatore a “barare” va sanzionato. Normale? In Italia no
Se qualcuno compie un reato commissionatogli da qualcun altro, vanno puniti entrambi, sia l’esecutore sia il mandante. E allora perché non punire anche chi, commissionando una spedizione a un autotrasportatore, non gli abbia chiesto di violare la legge? Un ragionamento che non fa una grinza e che ha trovato fra i suoi sostenitori anche Giuseppe Bisogno, direttore del servizio di Polizia stradale del ministero dell’Interno, che intervenendo in commissione Lavori pubblici al Senato, nell’ambito dell’esame del Pacchetto mobilità, atti comunitari relativi al trasporto su strada, si è detto favorevole “alla proposta in cui si specifica che gli spedizionieri e speditori siano sottoposti a sanzioni nel caso in cui commissionino intenzionalmente servizi di trasporto che comportino infrazioni del regolamento”. Continua a leggere
Riposo dei camionisti, le nuove regole portano solo più pericoli e difficoltà nei controlli
Le modifiche sul riposo obbligatorio per i camionisti di cui si sta discutendo e che prevedono la possibilità per i conducenti di organizzare i periodi in cui non si sta al volante e non si lavora in modo più flessibile nel corso di quattro settimane consecutive, suscita molte perplessità fra gli addetti ai lavori. Perché il cambiamento del periodo di tempo su cui calcolare la media del riposo settimanale obbligatorio, che da due settimane potrebbe passare a quattro, potrebbe rappresentare un possibile aggravio significativo della fatica psicofisica del conducente, ma anche perché dal punto di vista dei controlli tale previsione comporterebbe concrete e insanabili difficoltà di tipo pratico. Continua a leggere
Piccoli autotrasportatori, l’ennesimo “sbaglio” della burocrazia vi costerà 3 milioni di euro?
La malaburocrazia fiscale costerà poco meno di tre milioni di euro a quasi 55mila piccoli autotrasportatori italiani che dovranno pagare all’erario entro la fine del mese di luglio gli importi anche se “non dovuti”, perchè frutto dell’ennesimo “sbaglio” , o, se si preferisce, dell’ennesima dimostrazione d’incapacità da parte di chi governa. A denunciare l’ennesima beffa burocratica sono i responsabili della la Cgia di Mestre, esibendo le “prove” di quanto affermano. “Ogni anno, prima della scadenza del pagamento delle imposte relative alla dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle Entrate comunica gli importi delle deduzioni forfettarie per le spese non documentate sostenute dai piccoli autotrasportatori che utilizzano queste agevolazioni ai fini della determinazione del reddito”, spiegano i responsabili di Cgia Mestre. Continua a leggere
Filt-Cgil: “Nuove regole sbagliate per il trasporto in Europa, meglio far applicare le vecchie”
Perché fare nuove norme sbagliate quando sarebbe stato più semplice ed efficace far applicare quelle già esistenti? A porsi la domanda, nel corso di un’audizione in commissione Lavori pubblici al Senato nell’ambito dell’esame del Pacchetto mobilità, atti comunitari relativi al trasporto su strada, è stata Elisa Gigliarelli, rappresentante della Filt-Cgil che a proposito della nuova “strada” imboccata dall’Europa ha affermato di vedere “forti criticità nelle riforme in discussione per quanto riguarda il cabotaggio” che avrebbero potuto essere risolte facilmente: “non con modifiche tout court delle regole, ma con norme applicative più severe per le regole già esistenti. Continua a leggere