Sudafrica, camion fermi da giorni: a secco i distributori di carburante

Quando la categoria dell’autotrasporto decide di applicare un fermo e questo si protrae per oltre un giorno si accorge quantomeno tutta una nazione dell’importanza dei camion. Ai disagi per il traffico si uniscono infatti quelli di non trovare la merce sui bancali dei supermercati e, come è successo in questi giorni in Sudafrica, di avere difficoltà nel trovare una stazione di rifornimento con il serbatoio pieno e quindi in grado di erogare gasolio e benzina. Da quasi una settimana sono infatti in sciopero i camionisti del Sudafrica e la chiusura di alcune stazioni di benzina sta creando gravi preoccupazioni alla maggiore potenza economica africana.
Il braccio di ferro in corso è tra gli autisti e i datori su questioni salariali. I negoziati avviati martedì hanno fatto scarsi progressi. La polizia ha invitato gli scioperanti ad astenersi dalla violenza. Alcuni camion sono stati infatti danneggiati e alcuni camionisti aggrediti.
Le parti sono abbastanza lontane, visto che l’aumento richiesto da parte degli autisti è di circa il 20 per cento nei prossimi due anni, con una riduzione dell’orario di lavoro, mentre l’associazione degli imprenditori del trasporto merci su strada ha offerto inizialmente un aumento del 7,5 per cento sempre per i prossimi due anni. Ma il sindacalista a capo della protesta Tabudi Ramakgolo è deciso “diremo sì soltanto al 10 per cento quest’anno e 10 per cento il prossimo anno”.
La situazione nel Paese è decisamente preoccupante. Quasi il 30 per cento del carbone sudafricano viaggia infatti su strada. Attualmente le riserve sono di 40 giorni, ma la situazione potrebbe precipitare. E la forza dei sindacati in Sudafrica è decisamente elevata. Basti pensare che l’anno scorso una vertenza ha portato circa un milione di lavoratori dello Stato a ottenere aumenti salariali di oltre il doppio del tasso di inflazione. Vani furono gli appelli del Ministero delle finanze che dichiarò come le offerte rappresentassero una minaccia per l’intera economia del Paese.