Auto, nel 2010 in Europa calo
del 4,9%: male Germania e Italia

È stato un anno da dimenticare per il mercato dell’auto europeo. Il bilancio finale del 2010 fa infatti segnare un calo delle immatricolazioni del 4,9 per cento. Per quanto riguarda i principali mercati, è particolarmente critica la situazione della Germania, con un calo del 23,4 per cento, e dell’Italia (-9,2 per cento). Bilancio invece positivo per Gran Bretagna (+1,8 per cento) e Spagna (+3,1 per cento). Nel 2010 nei 27 Paesi Ue più quelli Efta le nuove immatricolazioni sono state 13.785.698  contro le 14.499.059 del 2009. Nel solo mese di dicembre, invece, il calo è stato del 2,7 per cento a 1.048.378 unità (erano 1.077.058 nel dicembre 2009). I dati in questione sono stati diffusi dall’Acea, l’associazione che riunisce i costruttori di automobili. Come dicevamo, non possono sorridere Germania (-23,4 per cento con 2.916.260 immatricolazioni) e Italia (-9,2 per cento con 1.960.282 immatricolazioni), ma nemmeno la Francia (-2,2 per cento con 2.251.669 immatricolazioni). Il calo più drammatico è quello della Grecia (-35,8 per cento). Buone le performance di Svezia (+35,7 per cento), Danimarca (+34,8 per cento), Finlandia (+23,6 per cento), Olanda (+24,9 per cento) e Portogallo (+38,8 per cento).
L’elemento più significativo nei dati diffusi oggi è la conferma del forte rallentamento della caduta delle vendite determinato dal progressivo esaurirsi della politica degli incentivi, caduta che ha interessato fortemente i due trimestri centrali dell’anno. Lo afferma il Centro Studi Promotor, osservando che già a novembre il mercato europeo aveva fatto registrare una perdita del 6,5 per cento contro il 16,1 per cento di ottobre. La contrazione decisamente modesta (2,7 per cento) di dicembre induce a ritenere che la ripresa per l’auto sia imminente anche in Europa.