Governo nazionale, regione e tre province che si mettono insieme per cambiare il volto infrastrutturale del Salento. Un “patto d’acciaio”, come lo ha definito il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, al termine di una riunione con i presidenti delle Province di Lecce, Taranto e Brindisi, Antonio Gabellone, Massimo Ferrarese e Gianni Florido, nella quale si è parlato di infrastrutture. “Abbiamo progetti per 200 milioni di euro che possono davvero cambiare il volto dell’intero Mezzogiorno d’Italia”, ha sottolineato Vendola.
“Bisogna sottolineare la virtù di questo modello operativo: tre province che”, ha detto il presidente della Regione Puglia, “invece di mettere insieme le rivendicazioni di ogni singolo borgo, si riuniscono attorno a un tavolo e guardano al grande Salento dal punto di vista della modernizzazione, delle infrastrutture necessarie. Il grande Salento può essere il cuore pulsante dell’economia del futuro. Perché là dentro ci sta l’aeroporto di Grottaglie e il porto di Taranto, ci sta il porto di Brindisi e le straordinarie località attrattive della provincia di Lecce”. Per Vendola, “c’è modernità che oggi non si esprime perché è frammentata, perché ci sono molti muri, molte barriere architettoniche. Questi progetti elaborati dalle tre Province hanno l’obiettivo di rompere ogni barriera, impedire a ciascun territorio di essere confinato in una specie di ghetto. E mentre si libera la possibilità di movimentare i territori”, ha concluso Vendola, “si investe per rendere quest’area una gigantesca piattaforma logistica per legare il Tirreno allo Jonio, per portare davvero civiltà, modernità, senza violare la bellezza del paesaggio e la biodiversità di quel territorio così prezioso”.