La presidenza di Conftrasporto riunita a Milano ha, tra le altre questioni, esaminato il documento licenziato dalla Consulta sulle linee politiche del nuovo Piano della logistica. È un documento completo che indica obiettivi e definisce azioni utili a dare competitività al sistema Paese. Ora diviene indispensabile che il Piano, predisposto dal sottosegretario Giachino, divenga uno strumento vincolante per tutte le parti interessate.
Il Paese ha la necessità che si determini un sistema che coordini tutti gli interventi in materia di trasporto onde evitare decisioni non rispondenti a una logica utile al Paese. Con il via libera alle linee del Piano della logistica della Consulta riparte il lavoro interrotto con l’avvento del governo Prodi che decise di abbandonare quello che era il frutto di una larga intesa contenuta nel Patto della logistica, sottoscritto da diciassette confederazioni in rappresentanza del sistema produttivo nel 2005 e che portò al Piano, poi approvato dal Cipe nel 2006, che oggi Giachino ha ripreso e rielaborato.
Paolo Uggè, presidente Fai Conftrasporto