“Bisogna puntare sulla committenza. Finora ha sempre opposto resistenza, ma è ora di cambiare: chi manda in giro le merci deve essere davvero responsabile del comportamento di chi guida. Solo così si può evitare lo sfruttamento pericoloso dei camionisti. Le recenti normative non hanno rappresentato un passo in avanti”. Ad affermarlo, in un’intervista rilasciata ai giornalisti del quotidiano La Repubblica, è Silvia Velo, vicepresidente Pd della commissione parlamentare Trasporti, riaccendendo così i riflettori su una realtà più volte denunciata dalle associazioni di categoria, a cominciare da Fai Conftrasporto e dal suo presidente nazionale Paolo Uggè: ovvero che spessissimo sono le imprese che appaltano i trasporti a chiedere agli autotrasportatori di violare le leggi, spingendoli a sovraccaricare i tir, a guidare per ore e ore per giungere prima a destinazione. E se un professionista serio e coscienzioso si rifiuta, viene sostituito con altri concorrenti sleali disposti a tutto pur di garantirsi la commessa. Se i trasportatori sono disposti a compiere diversi reati, dunque, i veri mandanti sono i committenti.