Tra strade e parole, in un saggio
la comunicazione sulla sicurezza

Sarà presentato giovedì 15 aprile alla Camera dei Deputati il saggio Vite Sicure, viaggio tra strade e parole realizzato da Ilaria Guidantoni. Il saggio – con il patrocinio Aci, Anita, Assosegnaletica e Centro Studi per la sicurezza stradale 3M – racconta il viaggio degli ultimi 10 anni della comunicazione che ruota intorno al tema della sicurezza stradale. Strade di carta, per contribuire a migliorare l’efficacia delle strade vere e proprie, quelle d’asfalto.
Il saggio mette in evidenza il ruolo della comunicazione per la sicurezza stradale. È nel 2001, con il terzo programma per la sicurezza stradale europeo, che si prende coscienza di un’emergenza collettiva fino ad allora poco percepita, quella dell’incidentalità. Dalle interviste ai giornalisti, emerge una rivoluzione incompiuta, che ha portato all’attenzione il problema, facendone un argomento di moda, oltre il mondo degli addetti ai lavori.
“Il ruolo dell’informazione è fondamentale per promuovere, in particolare tra i giovani, la cultura della sicurezza stradale. Occasioni come queste sono preziose per veicolare contenuti diversi dal solito, in cui a risaltare siano le positività. Una su tutte: investire sulla sicurezza conviene perché assicura benefici alla collettività”, dichiara Ascanio Rozera, segretario generale dell’Aci, nella prefazione.
Se la sicurezza stradale non è stata fino a poco tempo fa un argomento di comunicazione, al di là delle testate specializzate e della cronaca locale, è perché troppo spesso “la miopia politica ha messo le manette alla comunicazione non comprendendo che investire in sicurezza è anche un vantaggio economico”, come ha sottolineato l’onorevole Mauro Fabris, Commissario straordinario per la Galleria del Brennero.
Anche l’ex Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ha ribadito: “La sicurezza stradale deve entrare nei programmi elettorali dei politici che stanno sul territorio: è nel municipio, soprattutto nei piccoli comuni, che comincia la rivoluzione per le strade sicure”.
Qualcosa sta cambiando, basti pensare che nel 2008 è nata all’interno del Ministero dei Trasporti una divisione dedicata, diretta da Sergio Dondolini, che raccontandoci l’ultima campagna “Sulla Buona Strada” ha evidenziato come “per la prima volta si è realizzato un progetto in divenire e non solo uno spot. Ora occorre passare dall’efficienza della comunicazione all’efficacia”.