“Le nuove modifiche normative riguardanti i tempi di pagamento e l’indennizzo per l’attesa al carico e allo scarico dei mezzi, sono l’ennesima presa in giro della categoria. Non solo non si tengono in considerazione le richieste delle tante piccole e medie imprese piegate da una legge inapplicata fin dalla sua nascita, ma si finisce addirittura per peggiorare il quadro”. Non ha usato mezzi termini la presidente di Ruote Libere, Cinzia Franchini, per commentare la revisione delle regole su due temi da tempo caldissimi per la cetegoria, denunciando come “sui tempi di pagamento, invece di puntare su controlli serrati e su una riduzione rispetto ai due mesi previsti, si è introdotto un nuovo balzello burocratico rappresentato dalla verifica della Antitrust, attivata su segnalazione” introducendo così, di fatto, “un passaggio che inevitabilmente allungherà i tempi reali di pagamento e che difficilmente verrà attivata dagli autotrasportatori”. E durissima è anche la bocciatura in materia di indennizzo per l’attesa di carico e scarico delle merci per la quale”, denuncia Cinzia Franchini, “ si è utilizzata la riduzione della franchigia di base a 1,5 ore come specchietto per le allodole per celare la mancata introduzione di meccanismi automatici di controllo”. In definitiva: le scelte adottate dal Consiglio dei ministri dopo i recenti incontri tra esponenti del Governo e delle associazioni di categoria “ si innestano in un quadro che lascia immutati tutti gli altri problemi della categoria, dal tema del rimborso pedaggi, al nodo della carenza infrastrutturale, passando per la costante discesa verso una deprofessionalizzazione che non conosce argini .Solo l’ennesimo schiaffo alla categoria”.
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