Ue, la protesta degli agricoltori non ha insegnato nulla? Serve una nuova “lezione” dai camionisti?

“Evidentemente l’azione degli agricoltori non ha insegnato niente ai signori di Bruxelles. Vedremo i dettagli dell’accordo, ma se quanto annunciato sarà confermato, l’autotrasporto assumerà le medesime iniziative degli agricoltori”. Chi parla è il presidente della Fai (la Federazione degli autotrasportatori italiani), Paolo Uggé che commentando l’annuncio, da parte della della presidenza del Consiglio Ue, di nuove restrizioni in vista peri veicoli pesanti per ridurre le emissioni di Co2 ha espresso “la preoccupazione delle imprese dell’autotrasporto” ma soprattutto ha paventato “ il rischio è che la protesta dei trattori si espanda ad altri settori. Da quanto apprendo, lo scopo è ridurre ulteriormente le emissioni nel settore dei trasporti stradali e introdurre nuovi obiettivi per il 2030, 2035 e 2040, fino ad arrivare a un decremento del 90 per cento”, ha affermato Paolo Uggè. Aggiungendo che il mondo dell’autotrasporto è “disposto a operare e a dare il proprio contributo per l’ambiente, ma occorre consapevolezza di quelle che possono essere le conseguenze di scelte esasperatamente ideologiche”.