“Non fermiamo lo sviluppo del metano per autotrazione”. È preoccupato Dante Natali, il presidente di Federmetano, e i suoi timori li ha scritti in una lettera inviata al ministro dello sviluppo Economico, Claudio Scajola. Il timore dell’associazione nasce dall’intenzione del ministro di non rinnovare gli incentivi per le auto ecologiche, comprese quelle a metano. “Il settore del metano per auto”, sottolinea Dante Natali, “negli ultimi anni ha fatto degli incredibili progressi. La rete di distribuzione è aumentata di 60 unità all’anno e ora ha 750 impianti; il parco circolante sfiora le 600mila unità. Però la rete è ancora molto insufficiente e senza un adeguato supporto politico fiscale potrebbe fermare il proprio sviluppo”.
“Purtroppo senza incentivi”, spiega sempre Natali, “l’Italia potrebbe perdere un’opportunità che le consentirebbe enormi vantaggi”. Nella sua lettera il presidente di Federmetano elogia i benefici del prodotto, ricordando come sia un’importante alternativa strategica ai prodotti petroliferi nel settore trasporti, oltre che essere immediatamente disponibile. Senza dimenticare gli altissimi standard di rispetto ambientale: “L’utilizzo di metano per autotrazione”, spiega Natali, “contribuisce ad aiutare l’Italia a rispettare gli impegni presi con l’Europa in materia di riduzione delle emissioni inquinanti con minori danni alla salute”. Ma le qualità del metano non finiscono qua. Perché, come sostiene Natali, “il metano per autotrazione è di aiuto alle fasce più deboli della società essendo il carburante più economico presente sul mercato. Il settore industriale legato al metano per auto è tutto italiano ed è all’avanguardia nel mondo perché esporta buona parte della produzione. Per questo gli incentivi permetterebbero anche di incrementare l’occupazione”. Federmetano, ricorda Natali, lavora dal 1948 per l’affermazione del metano come carburante, oltre che come combustibile. “Il traguardo di coprire tutto il territorio italiano è finalmente raggiungibile, ma la mancanza di continuità nel sostegno da parte dello Stato potrebbe vanificare il lavoro fatto fino ad ora. Ma spero”, conclude il presidente di Federmetano, “che il ministro conceda gli incentivi per evitare una pericolosa battuta d’arresto al settore”.