“Le aziende di autotrasporto che hanno investito in autocarri meno inquinanti, di classe Euro V e Euro VI sono in attesa di capire se e come potranno ricevere i 500 milioni di euro promessi dal Governo per sostenere il settore. Ma le notizie che trapelano, a dispetto delle tante vuote promesse, ancora una volta non sono per nulla incoraggianti”. A denunciarlo è Cinzia Franchini, Presidente dell’associazione Ruote Libere, spiegando che in seguito all’approvazione del Consiglio dei ministri del “Decreto aiuti”, che contiene appunto tale misura a favore dell’autotrasporto, “sarebbe emerso come questo provvedimento sia correlato al rispetto del”de minimis”, una regola definita dall’Unione Europea secondo cui gli aiuti concessi alla medesima impresa, sommati fra di loro non devono superare, per le imprese che operano nel settore dei trasporti su strada per conto di terzi, i 100mila euro in tre anni. Una cifra assolutamente sproporzionata, troppo bassa rispetto alla mole di rimborsi che molte aziende attendono e che con un tetto simile rischiano di subire ricadute devastanti per la loro stessa sopravvivenza”, denuncia Cinzia Franchini, aggiungendo che “ l’erogazione dei 500 milioni è sospesa in attesa che qualcuno risolva l’impasse. Una palude surreale nella quale l’inconsistenza delle vecchie associazioni di categoria è pari solo alla retorica con la quale ancora tali associazioni cercano di rassicurare i propri associati, i cui problemi ormai nemmeno conoscono e che comunque non sono interessate a risolvere”.