Le grandi manovre di Dfds per il trasporto nave-treno traineranno anche Trieste

C’è chi di trasporto intermodale parla. E chi invece ci investe. Come per esempio i vertici aziendali di Dfds, compagnia marittima danese che ha annunciato l’ultima “manovra” effettuata per potenziare il trasporto combinato nave-treno europeo acquisendo la tedesca primeRailm, realtà nata nel 2019 per fornire servizi di trasporto intermodale strada-rotaia e diventata l’anno seguente una preziosa collaboratrice proprio Dfds nel Centro competenze per il trasporto intermodale di Colonia. L’annuncio dell’acquisizione è stato diffuso il 10 maggio, immediatamente dopo la sottoscrizione dell’accordo tra le due società che vede, tra gli scali interessati dalla nuova operazione per collegare porti e interporti usando la rotaia, anche quello di Trieste, già importante approdo delle ro-ro provenienti dalla Turchia di Dfds, che qui gestisce il terminal Samer Seaports & Terminals, e destinato a rivestire sullo scacchiere disegnato dalle nuove strategie un ruolo sempre più importante. Una crescita  confermata da Peder Gellert Pedersen, vice-presidente esecutivo e responsabile della Sezione traghetti di Dfds secondo il quale “il nuovo assetto di Dfds, con una divisione dedicata al trasporto merci ferroviario e l’acquisizione di primeRail “vedrà sempre più centrale il porto di Trieste quale accesso delle merci al mercato europeo. “Giunte a Trieste dalla Turchia attraverso l’autostrada del mare”, ha aggiunto Peder Gellert Pedersen, “le merci raggiungono via treno già oggi numerose destinazioni in nord e centro Europa per un totale di 90 viaggi a settimana. L’interazione con primeRail permetterà un ulteriore sviluppo e ulteriori benefici per il sistema portuale triestino”. Un ulteriore  sviluppo annunciato anche dalla “domanda crescente per i trasporti ferroviari abbinati alle nostre rotte traghetto e servizi logistici”, come ha affermato Lars Hoffmann, responsabile della Business unit Mediterranean “grazie anche alll’unione con primeRail che permetterà di offrire ulteriori soluzioni intermodali, in particolare ai clienti che potranno consegnare le proprie unità presso i nostri terminal in Turchia e ritirarle al punto più vicino alla destinazione finale in Europa”.

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