L’ipotesi è diventata realtà. Il fermo nazionale dei Tir, nell’aria ormai da giorni, è stato proclamato. A dare la conferma è un comunicato stampa di Unatras nel quale si annuncia che “al termine della riunione del comitato esecutivo, il presidente Amedeo Genedani è stato autorizzato a proclamare il fermo nazionale dei servizi dell’autotrasporto” e che “quindi la presidenza di Unatras ha ricevuto il mandato pieno di espletare tutte le modalità previste dal codice di autoregolamentazione sulle iniziative di protesta. Una decisione, come spiegano i rappresentanti di Unatras, “assunta in relazione alla mancata chiarezza sulle misure inerenti il taglio del rimborso delle accise, vitale per la competitività delle imprese, sulle norme che istituiscono il fondo per il rinnovo del parco veicolare, oltre che la mancata definizione delle norme fondamentali sul rispetto dei tempi di pagamento e sulla pubblicazione dei costi di esercizio per la regolarità del mercato. Normative che, da tempo, le imprese attendono e che sono frutto di precedenti intese”. Un’ultima annotazione riguarda il fatto che “le associazioni dell’autotrasporto che hanno sempre dimostrato senso di responsabilità, nulla potranno rispetto al rischio di focolai di protesta incontrollabili che potrebbero insorgere, in forma autonoma, già nei prossimi giorni”.