Aveva malmenato un dipendente che aveva “osato” denunciarlo perché lo pagava meno di quanto avrebbe dovuto versargli, trattenendo per se, ogni mese, 200 o 300 euro che invece figuravano nella busta paga, minacciando di licenziamento il collaboratore, costretto a firmare il documento per ricevuta, nel caso non avesse accettato di subire. Per questo il titolare di un’impresa di autotrasporto con sede in provincia di Reggio Emilia, nel maggio 2012 era stato condannato a 5 anni e sei mesi di reclusione con l’accusa di estorsione e violenza fisica . Ora quella condanna è diventata esecutiva e per il titolare dell’impresa di autotrasporto si sono spalancate le porte del carcere.