Merci teletrasportate? Non serve una macchina fantastica, al Governo basta una stampante?

Forse un giorno il teletrasporto diventerà realtà e potremo davvero assistere a oggetti che si smaterializzeranno, scomparendo davanti ai nostri occhi, per riapparire esattamente com’erano prima del “miracolo tecnologico” a centinaia o migliaia di chilometri di distanza? Chi vivrà nel futuro, probabilmente non prossimo, potrà davvero vedere quella che oggi è solo una fantasiosa ipotesi nonostante sia al centro di moltissime ricerche da parte di fisici di tutto il mondo che operano nel campo della meccanica quantistica? Impossibile dirlo. Anche se, forse, non per tutti. Luigi Di Maio, guida politica del Movimento 5 Stelle, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro dello Sviluppo economico e del lavoro, una certa convinzione che il teletrasporto possa diventare realtà forse ce l’ha. Anzi, forse è convinto che possa già accadere oggi, almeno a giudicare da quanto ha affermato nel corso della trasmissione televisiva Omnibus su la7 dove, parlando di trasporto merci, uno degli uomini politici meglio riusciti nelle “caricature” di Maurizio Crozza, ha parlato di flussi che, qualche attinenza al teletrasporto sembrano averlo. Ascoltare (cliccate qui per sentirlo ) per credere: “… questo tunnel è stato progettato 30 anni quando fa le merci si trasferivano con dei flussi. Adesso si trasferiscono con altri flussi perché sono nate le stampanti 3d software e tante altre tecnologie…”. Forse l’uomo che “fino a cinque anni fa vendeva bottigliette allo stadio”, come ha ricordato Giampiero Mughini in una recente trasmissione televisiva, per “improvvisarsi uomo di governo e per di più mediatore di problemi molto complessi”, conosce cose che a noi umani non è dato conoscere? Per esempio che attraverso nuovi e straordinari flussi anche le bottigliette d’acqua che uno stewart vende durante la partita possono smaterializzarsi e rimaterializzarsi d’incanto? Chissà, forse decenni di “vecchia” politica fatta da incapaci e in qualche caso ladroni ci ha appannato talmente la mente da non riuscire a vedere ciò che invece è chiarissimo. Sta a vedere che perfino gestire cose tipo il “decreto flussi”, ideato per stabilire ogni anno quanti cittadini stranieri non comunitari possono entrare in Italia per motivi di lavoro, poteva diventare un gioco da ragazzi, con eventuali extracomunitari in sovrannumero e senza lavoro non più da rimpatriare in aereo o nave a spese dello Stato ma semplicemente grazie a una macchina per il teletrasporto. Magari come quella inventata dallo scienziato interpretato da Jeff Goldblum nel film La Mosca, o magari attraverso Stargate, la “porta delle stelle” più celebre del grande schermo, pellicola campione d’incasso diretta da Roland Emmerich e interpretata da James Spader e Kurt Russell. Tutta gente alla quale il Governo che gestirà i nuovi flussi offrirà (potrebbe essere questa la nuova sensazionale proposta?) una poltrona da consulente per definire il nuovo piano dei trasporti? Un gioco da ragazzi anche questo per gente che, venuta dal nulla, si è teletrasportata nelle urne 11 milioni di voti…