Roma, nuovi etilometri contro
la guida in stato d’ebbrezza

Alcol e droga causano un numero impressionante di incidenti stradali. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il 30 per cento dei sinistri avviene perché chi guida è in uno stato psicofisico alterato. Proprio per combattere questa  piaga, la Fondazione Ania ha deciso di fornire alla Polizia Municipale di Roma 20 nuovi etilometri professionali, 60 precursori digitali e 40mila etilometri monouso. Materiale che servirà per intensificare i controlli sulle strade della Capitale.
Il progetto nasce all’interno del Protocollo d’Intesa firmato dal Comune di Roma e Fondazione Ania per realizzare iniziative di collaborazione tra pubblico e privato finalizzate a debellare la grave emergenza degli incidenti stradali in città. I dati registrati a livello locale – 18.181 incidenti, 190 morti e 24.062 feriti nel 2008 – rivelano come, dal punto di vista della sicurezza stradale, per densità demografica, volume di traffico e bacino di utenza, Roma e hinterland siano le zone più a rischio del Paese. Secondo l’Istat, più del 10 per cento dei decessi per incidente stradale in Italia si è verificato nel Lazio (493 morti in regione dei 4.731), il 6,6 per cento (313 morti) in provincia di Roma e il 4 per cento (190 vittime) nel territorio del Comune. E anche se la Capitale ha ridotto del 10 per cento il numero dei morti rispetto al 2007, il bilancio è estremamente negativo.
Proprio per questo la Fondazione Ania ha deciso di schierarsi a fianco del Comune per combattere la guida in stato d’ebbrezza. Nel dettaglio, verranno consegnati alla Polizia  Municipale 20 nuovi etilometri professionali – per ognuno dei 19 Municipi e uno al Gruppo Pronto Intervento Traffico (G.P.I.T) – che andranno a raddoppiare il numero di quelli attualmente in dotazione e daranno alle pattuglie la possibilità di effettuare un numero maggiore di controlli alcolemici, specialmente durante le notti del fine settimana.
L’accordo prevede anche l’assegnazione alla Polizia Municipale di 60 nuovi precursori digitali – per ciascun Municipio, eccetto il I Municipio (Centro Storico) che ne avrà 4, mentre ne saranno consegnati 20 al G.P.I.T – e 40.000 etilometri monouso – 1.000 per ciascun Municipio, eccetto il I Municipio che ne avrà 4.000, i restanti 18.000 al G.P.I.T – che consentiranno di determinare l’abuso di alcol da parte dei conducenti dei veicoli e di valutare più rapidamente se sottoporli al test con l’etilometro professionale.
“190 morti in un anno sulle sole strade della Capitale”, ricorda Sandro Salvati, presidente della Fondazione Ania per la sicurezza stradale, “sono un tributo di sangue enorme, che fa percepire le reali dimensioni di questa che è un’emergenza, anche a livello locale. Purtroppo, sono i comportamenti che determinano in larga parte questa strage. Mettersi al volante in stato psicofisico alterato significa trasformare scientemente l’auto in un’arma impropria, con l’altissima probabilità di uccidere, proprio come accade di frequente anche a Roma. Chi guida in maniera irresponsabile deve essere fermato! L’intensificazione dei controlli può offrire la possibilità di bloccare questi criminali e, allo stesso tempo, costituire un forte deterrente nei confronti di chi, ancora oggi, si comporta come uno sconsiderato al volante. Mettere la Polizia Municipale in condizione di avere un maggior controllo del territorio, permette di cominciare ad affrontare in modo coerente il difficile tema della sicurezza stradale urbana”.
“Ogni gruppo della Polizia Municipale sarà, dal prossimo fine settimana, dotato di due etilometri omologati per la certificazione ufficiale del test, ai quali si aggiungono quelli in dotazione al Gruppo di Pronto Intervento Traffico”, precisa Angelo Giuliani, comandante della Polizia Municipale di Roma. “Sarà così  garantita su tutte le strade la possibilità di un rapido accertamento dello stato di ebbrezza. Questa fornitura permetterà di intensificare il nostro impegno e di attuare le politiche di controlli a tappeto necessarie per una efficace azione di prevenzione, con interventi mirati nei contesti ambientali dove più frequentemente si abusa di alcolici. La dotazione dei precursori, che pur non avendo il potere di certificare tasso alcolemico evidenziano istantaneamente lo stato di ebbrezza,  permetterà a ogni pattuglia operante sul territorio di valutare subito l’abuso di alcolici nelle persone che vengono sottoposte al controllo”.
“Oggi si aggiunge un ulteriore tassello per garantire più sicurezza sulle strade della Capitale”, spiega Sergio Marchi, assessore alle Politiche della Mobilità del Comune di Roma. “Il Comune di Roma ha già avviato da tempo e su più fronti attività svolte a risolvere le criticità degli incidenti stradali, coinvolgendo le associazioni che gravitano intorno al problema, sensibilizzando i cittadini, soprattutto i giovani, allacciando contatti con le altre istituzioni per pianificare insieme le strategie da mettere in atto. Di fondamentale importanza in tal senso il prezioso contributo delle forze dell’ordine preposte ai controlli di una guida prudente e sicura. Guidare in stato di ebbrezza risulta infatti essere una delle cause principali dei più drammatici incidenti che si sono verificati in questo ultimo anno. Un valido motivo per rendere più efficaci ed efficienti gli interventi preventivi della Polizia Municipale sulle strade, per impedire che persone alterate dall’alcol proseguano nella guida mettendo a rischio la loro incolumità e quella degli altri”.
“È un momento importante per la nostra città”, spiega Roberto Cantiani, delegato del sindaco alla Sicurezza stradale per il Comune di Roma, “perché finalmente si sono create quelle tanto attese sinergie che consentiranno un lavoro costante per diminuire progressivamente i numeri dell’incidentalità sulle strade di Roma. Un approccio preventivo e non emergenziale per intervenire alla radice delle cause degli incidenti, prima tra tutte quella della guida in stato di ebbrezza. Dotare il corpo della Polizia Municipale di una strumentazione all’avanguardia significa consentire l’intensificazione dei controlli e salvare tante vite umane. Lavorare sulla prevenzione vuol dire, però, anche intensificare corsi e iniziative che diffondano la cultura della guida sicura. Per questo sono stati avviati, e verranno implementati, corsi che aiutino i cittadini, soprattutto i più giovani, a comprendere quanto sia importante guidare rispettando le regole e quanto sia pericoloso guidare un automobile”.