Sostituire i vecchi camion costa meno con gli incentivi maggiorati dallo Stato: ecco i dettagli

Aumentano gli incentivi che lo Stato ha deciso di destinare alle imprese di autotrasporto che vogliono ammodernare i propri mezzi. Sulla Gazzetta ufficiale numero 178 del 1 agosto 2017 sono stati infatti pubblicati i provvedimenti ministeriali che disciplinano la concessione degli incentivi e l’importo degli stanziamenti che, rispetto al 2016, sono aumentati, passando da 25 milioni a 35.950.177 euro. Gli aiuti sono rivolti alle aziende di autotrasporto merci per conto di terzi attive in Italia in regola con i requisiti di iscrizione all’Albo degli autotrasportatori e al Ren, il registro elettronico nazionale delle imprese del settore. Gli incentivi sono destinati all’acquisto entro il 15 aprile 2018 di diverse tipologie di beni. 

La prima “fascia” di finanziamenti riguarda l’acquisto di nuovi autoveicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico pari o superiore 3,5 tonnellate a trazione alternativa a metano Cng, gas naturale liquefatto Lng, ibrida (diesel + elettrico) ed elettrica – Full electric, nonché l’acquisto di dispositivi idonei a operare la riconversione di autoveicoli per trasporto merci a motorizzazione termica in veicoli a trazione elettrica, con un “budget” d’incentivi di 10 milioni e mezzo di euro. Gli importi sono stati differenziati in base al peso del mezzo e al tipo di alimentazione: per gli automezzi nuovi di massa complessiva pari o superiore a 3,5 e fino a 7 tonnellate il contributo ammonta a 4.000 euro a veicolo per quelli alimentati a metano Cng e per la motorizzazione ibrida (diesel + elettrico), e a 10.000 euro a mezzo per quelli ad alimentazione elettrica (full-electrics); per gli automezzi nuovi di massa complessiva pari o superiore a 7 tonnellate il contributo è di 8.000 euro a veicolo per quelli alimentati a metano Cng e di 20.000 euro a mezzo per quelli alimentati a gas naturale liquefatto Lng o ibrida (diesel+elettrico). Per l’acquisto di Euro 6 nuovi di fabbrica di massa complessiva pari o superiore a 11,5 tonnellate il contributo potrà essere richiesto soltanto se, contestualmente all’acquisto, si procederà alla radiazione per rottamazione di un altro automezzo anch’esso non inferiore alle 11,5 tonnellate mentre, diversamente da quanto previsto nel 2016, è stata eliminata la radiazione per esportazione al di fuori dell’Unione europea dell’automezzo sostituito. Per quanto riguarda infine gli investimenti per rimorchi e semirimorchi nuovi per il combinato ferroviario e marittimo, il contributo previsto per le piccole e medie imprese è stato determinato nel limite del 10 per cento del costo di acquisizione per le medie imprese e del 20 per cento per le piccole imprese, con un tetto massimo di 5.000 euro per ogni semirimorchio. Per le acquisizioni effettuate da grandi imprese invece il beneficio è stato determinato in 1.500 euro.