Niente taxi nelle stazioni ferroviarie per protesta “contro un Governo che non ascolta chi lavora”

Tassisti di nuovo sul sentiero di guerra: per il 29 maggio la categoria ha infatti indetto un altro sciopero nelle principali stazioni ferroviarie per protestare contro quella che Loreno Bittarelli, presidente di Unione radiotaxi italiani, ha definito una “netta, immotivata e inaccettabile chiusura del governo a qualsiasi forma di confronto e anche semplice interlocuzione rispetto alla riforma del settore”. L’Uri ha chiesto l’avvio urgente da parte dei ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico del tavolo di lavoro “mai attivato”, come prevedeva invece l’accordo sottoscritto con il ministero dei Trasporti il 21 febbraio scorso. “Nessun tavolo è stato mai avviato e nessuno schema di Decreto legislativo è stato proposto dal ministero e nel frattempo la legge delega di riordino del settore, contenuta nel ddl Concorrenza è stata approvata al Senato senza nessuna delle modifiche richieste dalla categoria ed è attualmente in corso di discussione presso la competente Commissione della Camera”, denunciano i sindacati del tassisti. “Se la fiducia posta al Senato al ddl Concorrenza ha ‘impedito’ la modifica del precedente testo approvato in Commissione”, ha aggiunto Loreno Bittarelli, “ci sono invece ora tempi e modi per provvederne alla modifica in sede di discussione alla Camera”.