Milano vietata a chi guida per lavoro. La Fai: “Consegnare le merci diventerà un incubo”

“La Fai di Milano riscontra con viva preoccupazione i provvedimenti annunciati alla stampa dal Comune di Milano che vanno, ancora una volta, a determinare pesanti limitazioni alla circolazione dei veicoli, penalizzando tutti coloro che, non per scelta ma per necessità, debbono utilizzare un veicolo per muoversi in città. L’intenzione di vietare l’ingresso in Area C ai mezzi diesel Euro 4, la “minaccia” di estendere la Zona a Traffico Limitato a buona parte del territorio cittadino e il paventato ritorno alle fasce orarie obbligatorie per l’attività di carico e scarico delle merci rappresentano senza ombra di dubbio un programma di interventi che avranno fortissime ricadute sull’operatività e sui costi di esercizio delle imprese”. Ad affermarlo, in un comunicato stampa diffuso dalla federazione autotrasportatori di Milano, è il presidente Angelo Sirtori,  all’indomani della pubblicazione sul Corriere della Sera delle tante novità in arrivo sulle strade della città. Novità che rischiano di complicare maledettamente la vita a migliaia di lavoratori come sottolinea lo stesso Angelo Sirtori evidenziando come “il problema non riguardi solo il settore del trasporto e distribuzione delle merci, bensì ricada su tutti gli operatori che, nell’esercizio della propria attività, utilizzano un autocarro, anche un piccolo furgone, quali i commercianti e gli artigiani. Si sta parlando, per intendersi, del traffico di servizio, di tutti coloro cioè che utilizzano un veicolo in quanto bene strumentale per fornire – appunto – un servizio alla città, sia esso il rifornimento delle merci, un trasloco, un’attività di manutenzione, o una consegna direttamente all’utente privato; tutte attività che, com’è evidente, non hanno un’alternativa all’utilizzo dell’automezzo privato. Come rappresentanti di categorie non possiamo che condannare queste misure di divieto, limitazioni, chiusure, attuate senza provvedimenti strutturali, sempre annunciati ma quasi mai realizzati, di riorganizzazione della distribuzione merci in città; interventi anche semplici da realizzare e a costo zero, quali le piazzole di sosta per i carico scarico, il cui numero insufficiente e l’utilizzo abusivo da parte dei privati determinano la sosta in doppia/tripla fila, intasamento del traffico, con inevitabili gravi problemi di sicurezza della circolazione. Ma questi provvedimenti, è bene sottolineare, hanno anche pesanti ricadute sulle tasche del privato cittadino, oltretutto facente parte delle categorie meno abbienti che, in questi anni di forte crisi economica, non hanno certo la possibilità di acquistare una vettura nuova, per poter fronteggiare i divieti sempre più restrittivi dell’amministrazione comunale. La Fai di Milano è, come sempre pronta e disponibile al confronto e alla collaborazione con l’amministrazione cittadina, per cercare tutte le soluzioni praticabili e, soprattutto, economicamente sostenibili; ma afferma fin d’ora con chiarezza e determinazione, la propria contrarietà a nuovi, ennesimi, provvedimenti che, in nome di un ambientalismo solo di facciata, penalizzano in modo insostenibile le categorie produttive e la collettività”.