Treni lunghi 750 metri e con carichi da 2000 tonnellate: l’Italia rilancia la rotaia

Laguzzi © Francesco Vignali Photography

Laguzzi © Francesco Vignali Photography

“La principale difficoltà del trasporto ferroviario merci oggi in Italia consiste nel vantaggio per il settore dell’autotrasporto determinato essenzialmente dal costo inferiore e competitivo verso le imprese clienti,  fattore che rappresenta una delle principali cause che ha impedito l’aumento della quota modale delle merci trasportare per ferrovia in Italia ma che sta per essere eliminato grazie alla serie di interventi infrastrutturali e alle politiche attuate dal ministero dei Trasporti nell’ultimo periodo, politiche che possono considerarsi epocali, vista la portata e la visione di sistema che governa la strategia di rilancio del comparto”. Ad affermarlo è stato il presidente di FerCargo, Giancarlo Laguzzi, intervenuto al Convegno che si è svolto a Parigi sul futuro del trasporto ferroviario merci nel versante sud Europa. Unico rappresentante delle imprese ferroviarie italiane, ospite della sessione di lavori incentrata sul sCorridoio Mediterraneo, Giancarlo Laguzzi, ha voluto sottolineare in particolare “gli investimenti sull’infrastruttura che permetteranno in un quadriennio alla modalità ferroviaria di aumentare competitività attraverso maggiore efficienza”, con “l’esempio concreto dato dagli interventi sulle linee ferroviarie che permetteranno di effettuare treni lunghi 750 metri e in grado di trasportare 2000 tonnellate, ma anche le gallerie con sagoma adeguata in grado di far passare treni con contenitori del formato PC 80. Il tutto”, ha concluso il numero uno di FerCargo, ” senza dimenticare gli importanti interventi previsti nei porti e interporti per favorire “l’ingresso del treno” e gli incentivi per il trasporto intermodale. Tutti interventi destinati a favorire l’interscambio Italia-Francia e a creare le condizioni per un efficace utilizzo della nuova linea Lione-Torino. Spetta ora alle imprese ferroviarie, ai terminali e a tutti gli operatori intermodali intercettare il traffico proveniente dal Corridoio Mediterraneo e favorirne altri. In sintesi: gli investimenti ci sono, gli interventi sono pianificati e saranno svolti da Rfi, una parte dei lavori sono già iniziati, questa volta in Italia il rilancio del trasporto ferroviario delle merci è una realtà”