Per ottenere la patente bastava pagare. E poco importa se poi chi si metteva alla guida non era in grado nemmeno di riconoscere la segnaletica stradale. Questa mattina la Polizia di Frosinone, in collaborazione con le questure di Roma, Napoli, Caserta e L’Aquila, ha arrestato 20 persone imputate d’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falso in atto pubblico, sostituzione di persona, accesso abusivo a sistema informatico pubblico e frode informatica ai danni dello Stato.
L’indagine ha portato a indagare complessivamente ben 135 persone. Tra gli arrestati c’è anche un ingegnere della Motorizzazione Civile di Frosinone che, all’epoca dei fatti, ricopriva il ruolo di Direttore dell’Ufficio di Frosinone. L’associazione a delinquere aveva lo scopo di di far conseguire, revisionare o rinnovare il titolo di guida a persone disposte a pagare, come prezzo della corruzione, cifre che si aggiravano intorno ai 4.000 euro. Nel corso dell’operazione gli agenti hanno anche sequestrato 90 patenti di guida di varie categorie, ottenute da altrettanti indagati che hanno sfruttato il sistema illecito. I clienti dell’organizzazione erano soprattutto stranieri (egiziani, pakistani, marocchini e cinesi), spesso non in grado di comprendere la lingua italiana, né a conoscenza del codice stradale e della segnaletica.