“Trenord ha fatto il passo più lungo della gamba”. Con queste parole Dario Balotta di Legambiente e Matteo Mambretti del comitato pendolari della Milano-Asso hanno commentato la recente attestazione della S2 a Seveso, tagliando la tratta Seveso-Mariano Comense, per circa 50 treni giornalieri: una riduzione di servizio che riguarda importanti centri della Brianza più popolosa, 90mila abitanti assiepati lungo i sette chilometri della tratta Seveso-Mariano.
“L’eccessiva offerta di servizi per Expo e l’aumento dei collegamenti con Malpensa sottraggono ferrovieri e treni ai pendolari della Lombardia e ciò provoca soppressioni quotidiane a macchia di leopardo sulle varie linee”, si legge in una nota. “L’attestazione delle corse a Seveso sulla S2 è ancor più grave perché fatta con il pretesto del cattivo funzionamento degli impianti di segnalamento e di circolazione della stazione di Meda. È inammissibile che gli impianti della nuova stazione di Meda, i cui lavori di ristrutturazione, appena terminati, sono durati oltre un anno e sono costati oltre 2 milioni di euro, non consentano il transito dei treni come prima e provochino ora una pesante riduzione dei treni in grado di transitare sulla linea, limitandone l’utilizzo. Chiediamo alla Regione di intervenire su Trenord visto che la decisione è stata presa arbitrariamente dal gestore: il servizio deve venir corrisposto secondo quanto previsto dal contratto di servizio”.