L’acqua costa cara. Quella per i cani ancor di più. Lo ha scoperto la titolare di un bar di Vigevano che aveva pensato di mettere all’esterno del locale una ciotola per far bere i cani. Una ciotola che nel linguaggio di un freddo verbale è diventata una “struttura a base circolare, di 30 centimetri di diametro e 50 centimetri di altezza e una bacinella ai piedi contenente acqua”. Una struttura che, secondo una vigilessa, non poteva stare lì: occupazione di suolo pubblico e multa di 168 euro.
Come spiega la Provincia Pavese (clicca qui), l’episodio è avvenuto domenica 9 novembre, ma la notifica è arrivata solamente martedì. “Era una ciotola che avevamo esposto fuori dal bar per consentire ai clienti o, comunque, a chi passava di lì, di far bere il cane”, ha detto la titolare del bar alla Provincia Pavese. “Francamente non pensavo di violare il Codice della strada, voleva solamente essere un gesto di cortesia nei confronti di chi ha il cane e passa qui davanti. Tra l’altro, quando la vigilessa è entrata al bar per dire che la ciotola lì fuori non poteva stare, il mio commesso l’aveva tolta subito. E non è stata data la multa in quel momento, è stata notificata oggi”.
“Quel giorno c’era il mercatino dei sapori in centro e in corso Vittorio Emanuele c’era un grande afflusso di persone”, ha dichiarato il comandante della polizia locale, Pietro Di Troia, sempre alla Provincia Pavese (clicca qui). “Gli agenti sono passati davanti al bar e hanno notato questa struttura, alta 50 centimetri, con 30 centimetri di diametro, una specie di porta-ombrelli, che intralciava il passaggio pedonale e avrebbe ostacolato il passaggio dei mezzi di emergenza, L’esposizione in strada non era autorizzata ed è una violazione all’articolo 20 del Codice della strada. La violazione non è stata contestata subito perché non si sapeva chi fosse il trasgressore”.
Immediate le reazioni. Domenica è in programma una “passeggiata canina” chiamata “le mille e una ciotola” per raccogliere fondi e pappe da destinare a gattile e canile e per pagare la multa. Ma non ce ne sarà bisogno: il sindaco di Vigevano, Andrea Sala, ha infatti annunciato di aver pagato, con i colleghi della giunta, i 168 euro. Il primo cittadino ha chiesto anche al segretario generale del Comune di avviare un’indagine amministrativa. “Davanti a certe situazioni”, ha spiegato il sindaco alla Provincia Pavese, “va usato il buon senso, sempre benvenuto, che deve prevalere in chi è preposto a far rispettare le leggi”.