Consegna delle merci più rapida con i droni, sfida nei cieli tra Amazon e Google

Consegne rapide, che evitano il traffico, con le merci che atterrano direttamente a casa in pochi minuti. Nel futuro i furgoncini resteranno fermi e le consegne a domicilio le faranno i droni. È questo l’ultimo terreno della sfida tra i giganti della tecnologia, una competizione che si giocherà soprattutto sul trasporto veloce. Di cibo, inizialmente, e poi di medicine o altre risorse. Il primo sasso l’ha lanciato Amazon, che a dicembre ha annunciato consegne con i droni in 30 minuti, dal magazzino a casa. Ma sul tema si sta cimentando anche Google.

In realtà il colosso del web la sfida l’ha aperta su vari fronti: in cielo, con i palloni aerostatici che portano Internet nei Paesi emergenti; in terra, con le auto che si guidano da sole. E i test sui droni arrivano nonostante il divieto negli Stati Uniti dell’uso per motivi commerciali.
Google X, la divisione dell’azienda californiana che si occupa dello sviluppo dei progetti più visionari, ha realizzato una serie di piccoli aerei che si guidano da soli per le consegne a domicilio. L’iniziativa si chiama ‘Project Wing’ e i ricercatori hanno iniziato a lavorarci due anni fa. I droni sono stati messi all’opera nel Queensland, in Australia, l’esperimento è stato filmato e reso ufficiale. Si vede un drone con attaccato nella parte inferiore il materiale da consegnare.
Al momento della consegna viene calato un cavo con l’oggetto impacchettato. Quando tocca terra la merce si stacca e il cavo viene riavvolto. I velivoli sono dotati di un Gps che rileva la posizione geografica e il sistema è monitorato da un centro di controllo. Il progetto richiede tempo per essere limato, ma il vero ostacolo al momento sono le leggi. Nonostante la ‘drone-mania’ gli Stati Uniti, per esempio, non prevedono l’uso dei velivoli per le consegne commerciali. La Federal Administration Aviation sta valutando modifiche alla normativa esistente e finora ha autorizzato un solo volo commerciale di drone sulla terra, quello di Bp in Alaska. Amazon sta cercando di ottenere dei permessi, è molto probabile che Google si metta in scia e faccia pressioni. Magari facendo leva sul fatto che oltre a cibo o merce, Project Wing potrebbe portare medicine o attrezzature utili in situazioni di emergenza o disastri naturali. “Ci vorranno anni per sviluppare un servizio con più veicoli in grado di effettuare più consegne al giorno”, ma i “droni potrebbero aprire nuove prospettive per il mercato delle consegne”, spiegano gli ideatori del progetto Google.