“Il Comune di Milano getta la maschera: altro che ecologia, si tratta solo di far cassa”. È questo il durissimo commento di Angelo Sirtori, presidente della Fai, Federazione autotrasportatori italiani, di Milano, al tentativo della giunta comunale milanese di anticipare già da quest’anno l’ingresso a pagamento in Area C per i mezzi a metano, gpl, ibridi, ovvero per tutti i veicoli che hanno impatto ambientale zero, soprattutto per le famigerate polveri sottili.
“Negli ultimi tempi molte aziende di autotrasporto hanno fatto investimenti e sacrifici, aggravati dalla diminuzione dell’attività dovuta alla forte crisi economica, rottamando i mezzi più inquinanti e dotandosi di autoveicoli ecologici, proprio per non avere limitazioni alla loro attività”, ha denunciato Angelo Sirtori, sottolineando anche come “gli operatori del trasporto professionale svolgano un servizio di pubblica utilità, garantendo il quotidiano rifornimento di merci alla città di Milano. Alla luce di tutto chiediamo ancora una volta al Comune di Milano di accantonare la politica dei divieti e delle imposizioni e di iniziare a realizzare gli interventi sulla viabilità, sulle infrastrutture, mettendo in pratica un piano per la logistica urbana di cui invece si teorizza solamente, da tanti, troppi, anni. Interventi che sarebbero, questi sì, davvero efficaci per riorganizzare la logistica urbana e ridurre l’impatto del traffico merci sulla viabilità e sull’ambiente. Il problema dell’inquinamento e della congestione dovuti al traffico è all’ordine del giorno ormai da decenni; sono stati effettuati innumerevoli e costosi studi, centinaia di dibattiti, sono state fatte commissioni e aperti ‘tavoli’ tecnici in quantità. Ma, la sostanza”, ha concluso il presidente della Fai milanese “è che di provvedimenti seri, efficaci e strutturali non se ne vedono ancora; con il risultato che le uniche misure attuate sono state i divieti e le tasse, sempre a carico dei cittadini e degli operatori dei servizi”.