Ottanta euro in più in busta paga: Renzi li darà togliendoli ai trasportatori?

“La notizia di un possibile ulteriore taglio di 12 milioni di euro sui fondi destinati all’autotrasporto ipotizzato dal Governo per garantire la copertura degli 80 euro in più busta paga di cui da settimane parla il presidente del Consiglio Matteo Renzi non poteva che lasciare profondamente insoddisfatti tutti i rappresentanti delle associazioni di autotrasporto, nonostante le rassicurazioni, fornite dal sottosegretario Umberto Del Basso de Caro a nome del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Maurizio Lupi, della volontà di cercare altrove le coperture necessarie per coprire il “buco” nel bilancio dello Stato. Ma la delusione e l’insoddisfazione riguardano anche la mancata emanazione dei provvedimenti concordati dal Governo con il mondo dell’autotrasporto a fine novembre scorso: provvedimenti per la corresponsione dell’Ecobonus, per la corresponsione dei fondi per la formazione già effettuata, per la convocazione del rinnovato Comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori e, ancora, per combattere l’esercizio abusivo del cabotaggio, oltre a  ulteriori interventi finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese di autotrasporto italiane, che ci auguriamo vengano definiti entro un mese”. Con queste parole il presidente di Unatras, Paolo Uggé, ha commentato  l’incontro avvenuto a Roma fra rappresentanti del Governo e rappresentanti delle principali associazioni dell’autotrasporto, al termine del quale la presidenza di Unatras ha anche ribadito “la volontà di ricercare possibili soluzioni col mondo che produce sui costi incomprimibili per la sicurezza dell’autotrasporto merci”, escludendo però “qualsiasi il coinvolgimento di chi rappresenta l’intermediazione parassitaria”.  “Nell’evidenziare l’incoerenza della decisione del Governo che prima promette 80 euro di più in busta paga senza avere le coperture e poi si affanna qua e là per recuperare i soldi che non ci sono”, ha concluso Paolo Uggè, ” le associazioni di autotrasporto hanno comunicato al Governo di attendere, entro 30 giorni, l’emanazione dei provvedimenti definitivi ancora mancanti, fissando fin d’ora per quella scadenza una verifica del mantenimento degli impegni assunti”.