“I costi Rc auto sono in lieve calo grazie anche alla riduzione dei volumi di traffico e di conseguenza della incidentalità stradale, ma si può e si deve fare di più”. Lo dichiara il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani. “Per consolidare questo risultato bastano pochi e semplici interventi normativi, indicati dall’Automobile Club d’Italia con un progetto di legge inviato al Governo, che porterebbero benefici alle famiglie e a tutta la filiera assicurativa, agendo soprattutto contro gli illeciti e le frodi che costano alle compagnie e a 34 milioni di automobilisti oltre 2 miliardi di euro ogni anno”.
“La ricetta indicata da Aci”, spiega Sticchi Damiani, “può produrre ribassi del costo Rc auto fino al 30 per cento”. Secondo l’Aci, in Italia la spesa media per l’assicurazione è di 740 euro l’anno. “Un onere che in tempo di crisi incide fortemente sul bilancio familiare”, dichiara Sticchi Damiani, “tanto da provocare un pericoloso aumento delle auto che circolano sprovviste di assicurazione, arrivate a superare i tre milioni di unità secondo un’attendibile valutazione. Se a questo si aggiungono la piaga endemica delle frodi assicurative e gli alti costi dei risarcimenti per i danni fisici, abbiamo un quadro completo di quanto da anni avviene in Italia rispetto a Paesi come Germania e Francia, dove regole diverse e minori costi permettono agli automobilisti di pagare molto meno”.
Sticchi Damiani ricorda che nell’aprile 2012 analoga proposta era stata inviata al Governo Monti suscitando interesse ma con modesti risultati. “Solo sui danni fisici lievi sono state inserite norme che contrastano i falsi colpi di frusta”, rileva il presidente Aci, “ma c’è ancora molto spazio per interventi in grado di provocare una consistente riduzione del prezzo delle polizze, a tutto vantaggio degli automobilisti”. Il presidente dell’Aci suggerisce di modificare il periodo entro il quale va chiesto il risarcimento per i danni derivanti da incidente stradale: attualmente è di due anni e ciò costituisce “un comodo incentivo per comportamenti fraudolenti”. La proposta dell’Aci prevede inoltre l’approvazione della tabella unica nazionale per i danni fisici dal nove al 100 per cento e una nuova disciplina del danno morale ai superstiti, uniformandolo a quello riconosciuto negli altri Paesi europei.