Per far crescere la sicurezza sulle strade si possono percorrere molte vie. Una di queste è quella che porta a controlli sempre più frequenti sui mezzi pesanti e, soprattutto, più mirati, effettuati da rappresentanti delle forze dell’ordine che sappiano scoprire se un autotrasportatore ha violato la legge, magari truccando il cronotachigrafo per non far scoprire, per esempio, che un camion ha viaggiato per 14 o 15 ore consecutive senza che l’autista si fermasse per concedersi le pause di riposo previste dalla legge e diventando così un pericolo gravissimo in caso di un colpo di sonno.
Ed è proprio per aiutare le forze dell’ordine a imparare a scoprire ogni possibile stratagemma ideato per”truccare” un cronotachigrafo la Fai (Federazione autotrasportatori italiani) di Milano, in collaborazione con l’Istituto di formazione Mario Remondini, ha organizzato un corso di formazione per controlli sui cronotachigrafi, nell’ambito dell’intesa tra il Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori e il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, intesa finalizzata proprio ad attuare iniziative in materia di sicurezza della circolazione e di controlli sui mezzi pesanti.
I partecipanti, una trentina in totale, erano operatori delle forze dell’ordine (polizia, carabinieri e polizia provinciale) e dirigenti degli uffici territoriali lombardi della Motorizzazione civile. Le lezioni, tenute da dirigenti del Dipartimento trasporti terrestri e da dirigenti del ministero dell’Interno (polizia stradale), hanno avuto una parte teorica con lezioni in aula e in un’autofficina autorizzata alla verifica e al controllo dei dispositivi cronotachigrafo. L’ultima giornata di corso si è tenuta “sul campo”, alla barriera di Milano dell’autostrada A4 Torino-Venezia sono stati effettuati controlli ai mezzi pesanti, con verifiche ai dischi crono e ai report del tachigrafo digitale.