Roma, strade più sicure: in due anni sistemati 500 attraversamenti pedonali

Roma è una città un po’ più sicura. Per chi viaggia sulle strade e anche per i pedoni. Secondo i dati Aci-Istat, infatti, nel 2010 nel territorio di Roma Capitale si è registrato un calo dei morti per incidente stradale. In particolare è sceso sensibilmente il numero dei pedoni morti: nel 2009, infatti, avevano perso la vita 65 persone, mentre nel 2010 il numero è sceso a 43. Complessivamente il numero dei morti sul territorio comunale è di 182, con una riduzione dell’8,2 per cento rispetto al 2009. “Il calo della mortalità dei pedoni nella Capitale è la dimostrazione che, se un problema viene affrontato in maniera organica e con un progetto concreto, può essere contrastato”, ha commentato il presidente della Fondazione Ania, Sandro Salvati, dopo la chiusura dei lavori relativi al secondo protocollo siglato tra la onlus delle compagnie di assicurazione e Roma Capitale.

“Ora non dobbiamo fermarci, ma puntare a fare di Roma una città più sicura e a misura di pedone”, ha detto sempre Salvati. In totale, negli ultimi tre anni, la Fondazione Ania ha investito sul territorio capitolino oltre due milioni di euro per iniziative di sicurezza stradale. Agli inizi del mese di dicembre sono stati ultimati i lavori di rifacimento di oltre 250 attraversamenti pedonali in nove diversi Municipi. Oltre al primo Municipio, sono stati coinvolti anche il quarto, il quinto, il settimo, il nono, il quindicesimo, il sedicesimo, il diciottesimo, il diciannovesimo. Questi interventi si sono andati ad aggiungere ai 274 realizzati lo scorso anno (l’elenco completo e la documentazione fotografica sono consultabili sul sito internet della Fondazione Ania cliccando qui).
“Roma resta la città d’Italia dove si registra il numero maggiore di decessi sulle strade”, prosegue Sandro Salvati, “ma nell’ultimo anno c’è stata una diminuzione complessiva dei morti. La strada imboccata è quella giusta, ora dobbiamo continuare a percorrerla intensificando attività di prevenzione e comunicazione. Il successo ottenuto nella riduzione dei pedoni morti è frutto di una complessa opera di educazione che è stata fatta anche grazie all’intervento della Fondazione Ania. Il ripristino degli attraversamenti pedonali, infatti, è stato accompagnato da un’attività di comunicazione che è servita a sensibilizzare gli utenti della strada sui rischi legati alla circolazione e sulla necessità di osservare in maniera attenta e scrupolosa le regole del codice della strada”.