Mezzi pubblici a rischio tra giovedì e venerdì. Il 15 dicembre parte infatti lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale e ferroviario proclamato unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa Cisal e Fast “per il ripristino dei finanziamenti al servizio pubblico locale ed al servizio ferroviario universale e per il nuovo contratto della Mobilità”. Giovedì si fermeranno tutti gli addetti ai bus che effettuano i servizi extraurbani mentre venerdì 16 la protesta interesserà il personale di bus, metro e tram dei servizi urbani.
Queste le modalità delle principali città: Roma dalle 8,30 alle 17.30 e dalle 20 a fine servizio; Milano dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio; Napoli dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio; Torino dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio; Venezia-Mestre dalle 9 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio; Genova dalle 9,30 alle 17 e dalle 21 a termine servizio; Bologna (sciopero giovedì 15 dicembre) dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio; Bari 8.30 – 12.30 e dalle 15.30 a fine servizio; Palermo dalle 8,30 alle 17,30; Cagliari dalle 9.30 alle 12.45, dalle 14.45 alle 18.30 e dalle 20 alla fine del servizio.
Gli addetti al trasporto ferroviario e alle attività connesse si fermeranno dalle 21 di giovedì alla stessa ora di venerdì. Durante l’astensione saranno garantiti i servizi minimi indispensabili nelle due fasce (6-9; 18-21) oltre ai treni a lunga percorrenza inseriti nell’orario Trenitalia, nell’arco dell’intera durata dello sciopero.
Secondo le organizzazioni sindacali “in assenza di un reintegro delle risorse tagliate al settore è fondato il rischio di una drastica riduzione del servizio pubblico con gravi conseguenze drammatiche per la mobilità dell’intero Paese e per l’occupazione dei dipendenti del settore e dei lavoratori dell’indotto che già in questi giorni scontano pesantemente gli effetti dei tagli ai treni notturni”.