Autotrasporto, da Fai e Anita arriva un secco no allo sciopero

La Federazione Autotrasportatori Italiani non aderirà allo sciopero di cinque giorni indetto da Trasportounito a partire dal 16 maggio. La Fai intende infatti perseguire la strada del dialogo con il Governo. “C’è la comprensione e la consapevolezza da parte della Fai”, spiega il segretario nazionale, Pasquale Russo, che il settore sta vivendo un momento di difficoltà oggettiva e rispetta le imprese che hanno deciso di adottare questo tipo di protesta. Tutte le altre associazioni di trasporto, compresa la Federazione degli Autotrasportatori Italiani, non attueranno alcun fermo”.
“Non vediamo nel fermo la risoluzione dei problemi che affliggono l’autotrasporto italiano. Questo il motivo per cui non aderiremo alla protesta indetta da Trasportounito. Bisogna secondo noi”, aggiunge Russo, “continuare a lavorare per cercare di rendere concreti gli strumenti che il Governo ha messo a disposizione, sia normativi che economici”.
Quella del dialogo è la strada che vuole percorrere anche Anita. “Non è attuando un fermo dei servizi di trasporto che si risolvono i problemi della categoria”, ha commentato il presidente Eleuterio Arcese. “Siamo tutti consapevoli che l’autotrasporto stenta ad uscire dalla crisi, ma non dobbiamo essere noi stessi gli artefici di un ulteriore tracollo. Solo attraverso il dialogo – ed è questa la strada corretta, intrapresa dal sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Bartolomeo Giachino – è possibile risolvere i problemi dell’autotrasporto italiano, peraltro già presenti nell’agenda del Governo. Il Governo ha concesso al settore 700 milioni di euro”, ha detto sempre Arcese. “In termini economici non possiamo chiedere di più. Chiediamo, però, che sia attuato il nuovo Piano nazionale della Logistica, che auspico venga approvato presto dal Cipe. Giovedì 12 maggio, al tavolo con il Governo, proporrò delle misure per il trasporto italiano da inserire nel decreto per lo sviluppo. Il presidente di Trasportounito, Franco Pensiero, venga al tavolo a discutere con noi”.