“L’emergenza autisti? Per affrontarla è indispensabile partire da una considerazione senza la quale è inutile sprecare tempo e fiato: alle nuove generazioni non si può chiedere di compiere i sacrifici che erano abituali a fare i nostri padri, abituati a lavorare 10 o 12 ore al giorno, o i nostri nonni, per i quali la giornata lavorativa arrivava anche a sorpassare quel già pesantissimo carico di ore e per i quali spesso non esistevano sabati e domeniche. I giovani chiedono, ed è giusto che abbiano, una diversa e migliore qualità della vita e il compito di chi fa impresa in ogni settore è oggi quello di offrirgliela, costruendo un nuovo rapporto con il personale, a partire da quello viaggiante chiamato a svolgere sicuramente lavori più pesanti che in molti altri settori. Un nuovo percorso nel quale deve recitare un ruolo fondamentale anche la politica, dimostrando concretamente di riconoscere a questa professione il valore che ha, in termini economici e sociali, imboccando magari la strada della meritrocrazia per insegnare a tutti che se un giovane viene chiamato a svegliarsi all’alba per poi passare ore al volante nel traffico, a rischio d’incidenti, con lo stress alle stelle, beh, forse merita che gli venga riconosciuto qualcosa più che a un giovane ie magari an cora poco noto nfluencer, con tutto il rispetto per questa così come per qualsiasi altra professione…”. Così parlò Giuseppe Cristinelli, presidente della Fai Continua a leggere
Archivi giornalieri: 14 Novembre 2024
I gommisti non sono tutti uguali. C’è chi gonfia gli pneumatici d’aria e chi di sicurezza
Dicono che non si dovrebbe mai lasciare la strada vecchia per quella nuova e dicono anche che spesso potrebbe essere una decisione saggia tornare sui propri passi. Due detti che Giorgio Quadri, giovane imprenditore al volante dell’area commerciale per il nord Italia dell’impresa di famiglia, la Gommauto Ambrosiana Spa di Pioltello, uno dei più importanti punti di riferimento per il mondo dell’autotrasporto oltre che per molti automobilisti, ha seguito, anche se modificando un po’ il “percorso”: tornando sì, a distanza di 20 anni, sui propri passi per ritrovare la vecchia strada, ma solo perché così facendo ha potuto percorrerne una allo stesso tempo vecchia e nuova. Tenendo sempre fissi, oggi come due decenni fa, il punto di partenza e quello d’arrivo: il problema di garantire maggiore sicurezza sulle strade e una possibile, ottima, soluzione per ottenerla. Una soluzione che si chiama Securpneus, brand che “tradotto” significa una miscela di gas tecnici a base di azoto, utilizzata al posto dell’aria per gonfiare gli pneumatici.
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