Autotrasporto, sale la tensione. Le associazioni si riuniscono per proclamare il fermo nazionale

Sale la tensione nel mondo dell’autotrasporto per le mancate risposte da parte del Governo in materia di accise sui carburanti, con l0 spettro di un aumento di quelle sul gasolio e forse anche di un taglio dei rimborsi. “L’Unatras ha infatti deciso di convocare il Comitato esecutivo, con all’ordine del giorno la proclamazione del fermo dell’autotrasporto”, come ha confermato Paolo Uggé, presidente del coordinamento nazionale delle principali associazioni di rappresentanza. “Le dichiarazioni del ministro competente sul tema delle accise non forniscono un quadro chiaro di quelle che sono le scelte del Governo”, ha affermato Uggé. “Non è vero che tale… Continua a leggere


Autostrade per l’Italia, sotto inchiesta fondi per manutenzioni e progetti per oltre 500 milioni

Falso in bilancio, aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e manipolazione del mercato: sarebbero queste le ipotesi di reato al centro dell’indagine aperta dalla  Procura della Repubblica di Roma  per fare luce sulla corretta “destinazione” di un tesoro di oltre 500 milioni di euro destinati alla manutenzione e alla realizzazione di opere autostradali oltre che sulla sulla gestione di fondi  nei quali vengono accantonate risorse per progetti specifici, da parte della società Autostrade per l’Italia. Nel registro degli indagati sarebbero stati iscritti i nomi di sette  dirigenti  per fatti che risalirebbero, come sottolinea anche una nota diffusa dalla stessa società Autostrade per… Continua a leggere


L’autotrasporto chiede, il Governo non risponde. Il silenzio nasconde anche tagli ai rimborsi?

Il silenzio del Governo in risposta alla richiesta del mondo dell’autotrasporto di avere chiarimenti sull’allineamento delle accise sul gasolio a quelle della benzina nasconde un’altra possibile sgradevolissima “sorpresa” per il settore, ovvero che all’orizzonte ci siano anche tagli sulle agevolazioni fiscali  destinati a toccare lo stesso rimborso di quota parte delle accise? E’ quanto si stanno chiedendo in molti esponenti del mondo dell’autotrasporto e l’interrogativo emerge chiaramente dal comunicato stampa con il quale i vertici di Unatras,   l’unione delle più rilevanti associazioni dell’autotrasporto italiano, hanno chiesto “a gran voce” un incontro al ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Ecco il testo del comunicato. “E’ ufficialmente iniziato l’autunno caldo dell’autotrasporto italiano che, attraverso il coordinamento unitario delle associazioni nazionali Unatras, in rappresentanza della quasi totalità della categoria chiede a gran voce al ministro dei Trasporti Matteo Salvini di chiarire quali siano le reali intenzioni del Governo, sul delicatissimo tema delle accise sul gasolio per autotrazione. 

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Immatricolazioni “forzate” anche se i clienti non le vogliono: ecco l’altra verità sull’auto elettrica

Auto elettriche poco gradite dal mercato italiano, concessionari spinti controvoglia – o addirittura costretti –  a immatricolarle fornendo per di più in questo modo una realtà distorta dell’andamento del mercato: è una fotografia ben diversa da quella che in molti immaginano quella sull’auto elettrica “scattata” da Massimo Artusi, presidente di Federauto, che intervenendo alla Conferenza di sistema Confcommercio 2024 ha lanciato un allarme per il mondo delle concessionarie a rischio, ha spiegato, di vedersi “scaricare” a breve dai costruttori “l’onere di smaltire prodotti difficili da commercializzare”, con il risultato che proprio i concessionari “pur avendo oggi un buon equilibrio finanziario, potrebbero non essere più in grado di svolgere la naturale funzione di mercato. Più del 50 per cento delle auto a batteria Ev sono immatricolate, obtorto collo, dai concessionari con ingenti oneri finanziari di stock e di obsolescenza causata dal prolungato stop dell’invenduto, problemi a cui si aggiunge l’inquietante notizia

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Sani Trasporti, se il pomodoro italiano è così famoso il merito è anche loro…


Che Pablo Neruda con la sua “Ode al pomodoro” abbia contribuito a diffondere nel mondo la leggenda di uno dei prodotti alimentari più buoni, conosciuti, non c’è dubbio. Ma altrettanto certo è che se il “sugo” più amato al mondo ogni giorno arriva su milioni di tavole il merito è anche di un’azienda di autotrasporti della provincia di Parma, terra che da oltre un secolo, per tre mesi l’anno, fra luglio e settembre, vede rivivere la magia della raccolta del famoso “rotondo”: il pomodoro da sugo la cui coltivazione da un secolo si alterna a quella del frumento, in uno scambio vitale in cui ciascuna delle due piante restituisce al terreno ciò che l’altra toglie, donando ai prodotti di questa terra fertilissima caratteristiche e sapori unici. L’azienda è la Sani Trasporti, fondata nel cuore pulsante della Food Valley negli Anni 50 da Enzo Sani, per essere poi guidata dai tre figli, Franco, Ivo e Giampietro, di 62, 58 e 55 anni, che hanno trasportato l’impresa di famiglia verso nuovi traguardi, fino a garantire, ogni estate, durante la raccolta e la lavorazione, qualcosa come  il carico e la consegna di duecentomila tonnellate di pomodori destinati a condire pastasciutte e insaporire migliaia di ricette. 
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Come viaggiare senza un filo d’aria nelle gomme facendole durare di più, evitando che scoppino…

Da un anno la flotta dei suoi camion circola per strade e autostrade senza avere un solo “filo d’aria” negli pneumatici. Rendendo feliceGiovanni Andrioletti, imprenditore al volante della propria impresa di autotrasporti, con sedi a Vertova e Seriate, in provincia di Bergamo, e a Gorizia, e dei suoi autisti. Già, perchè da quando nell’ottobre 2023 ha deciso di rivoluzionare il sistema di gonfiaggio degli pneumatici della propria flotta di mezzi (sostituendo la “normale” aria con una miscela di gas capace, come gli era stato spiegato, di diminuire l’usura delle stesse gomme ma anche del consumo di carburante aumentando contemporaneamente la sicurezza) lui e i suoi autisti hanno scoperto un sacco di vantaggi come spiega lo stesso imprenditore facendo un bilancio del primo anno vissuto con gli pneumatici della sua flotta gonfiati con Securpneus, miscela di gas tecnici a base di azoto già da tempo utilizzata per gonfiare le ruote degli aerei a quelle delle auto di Formula 1 fornitagli da Siad, azienda italiana leader  nel mondo per la produzione di gas industriali e medicali.

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Aumento dell’accisa sul gasolio: l’autotrasporto chiede al Governo di fare subito chiarezza

“Le notizie che si stanno diffondendo sui media riguardanti interventi nella prossima legge di bilancio sulla accisa del gasolio sollevano legittime preoccupazioni tra gli operatori dell’autotrasporto e  Fai-Conftrasporto ritiene che questa delicata partita debba essere oggetto di precise rassicurazioni da parte dei ministeri competenti,  per fornire certezze alle imprese ed evitare che sui “si dice” si possano innescare strumentalizzazioni che potrebbero generare turbolenze nella categoria, che su tali aspetti non intende in alcun modo subire penalizzazioni”.

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“Con la supertassa sul gasolio lo Stato farà riempire ai trasportatori le sue casse vuote?”

“In questi giorni è emersa l’ipotesi che il Governo possa equiparare le accise del gasolio a quelle della benzina alzandole quindi in modo netto di oltre 10 centesimi al litro, passando da 61,7 centesimo al litro a 72,8. Si tratta di uno scenario, messo nero su bianco dal Piano strutturale di bilancio, ingiustificabile ed estremamente negativo in particolare per il mondo dell’autotrasporto”. Ad affermarlo è la presidentessa di Ruote Libere, Cinzia Franchini denunciando come la finalità dell’eventuale decisione non possa essere “ quella di agevolare la transazione energetica”, considerato che “ nell’aumento delle accise del diesel non vi è alcun fine ambientale ma solo ed esclusivamente il desiderio di far quadrare i conti di una Manovra che si preannuncia lacrime e sangue . Capiamo che il Governo abbia le tasche vuote, ma a farsi carico del problema non possono essere in modo particolare gli autotrasportatori

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Medmove: “Sicilia penalizzata dai collegamenti? Tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare”

“La storia insegna che la Sicilia è per sua collocazione geografica al centro delle rotte, ieri come oggi. In attesa di sapere se e quando verrà effettivamente realizzato l’ormai celebre ponte sullo Stretto, le aziende che operano nella regione scontano la loro insularità, i cui costi sono stati stimati in circa 6,5 miliardi ogni anno, pari al 7,4 per cento del Prodotto interno lordo regionale. In ambito logistico, poi, la carenza di infrastrutture è un ulteriore fardello di vecchia data che appesantisce il trasporto e l’autotrasporto, con quest’ultimo altamente preponderante, se si pensa che l’86 per cento dei movimenti in regione avviene su strada. Parallelamente, lo sviluppo delle reti TEN-T lungo il corridoio scandinavo-mediterraneo interessa da vicino la regione e potrebbe portare alla creazione di nuove infrastrutture e al miglioramento di quelle esistenti. A tutto vantaggio dell’economia locale: gli esperti hanno stimato, infatti, in 15 le opere infrastrutturali assolutamente necessarie per fare della Sicilia “l’hub commerciale del Mediterraneo verso il Nord Europa”. Ma, si sa, tra il dire e il fare c’è di mezzo – è proprio il caso di dirlo – il mare”. E’ da queste riflessioni che si appresta a salpare

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