Medmove: “Sicilia penalizzata dai collegamenti? Tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare”

“La storia insegna che la Sicilia è per sua collocazione geografica al centro delle rotte, ieri come oggi. In attesa di sapere se e quando verrà effettivamente realizzato l’ormai celebre ponte sullo Stretto, le aziende che operano nella regione scontano la loro insularità, i cui costi sono stati stimati in circa 6,5 miliardi ogni anno, pari al 7,4 per cento del Prodotto interno lordo regionale. In ambito logistico, poi, la carenza di infrastrutture è un ulteriore fardello di vecchia data che appesantisce il trasporto e l’autotrasporto, con quest’ultimo altamente preponderante, se si pensa che l’86 per cento dei movimenti in regione avviene su strada. Parallelamente, lo sviluppo delle reti TEN-T lungo il corridoio scandinavo-mediterraneo interessa da vicino la regione e potrebbe portare alla creazione di nuove infrastrutture e al miglioramento di quelle esistenti. A tutto vantaggio dell’economia locale: gli esperti hanno stimato, infatti, in 15 le opere infrastrutturali assolutamente necessarie per fare della Sicilia “l’hub commerciale del Mediterraneo verso il Nord Europa”. Ma, si sa, tra il dire e il fare c’è di mezzo – è proprio il caso di dirlo – il mare”. E’ da queste riflessioni che si appresta a salpare Continua a leggere