La rivoluzione dell’auto elettrica è una medaglia a più facce e non tutte positive, belle. Una, per esempio, è quella fotografata da un’analisi svolta dai responsabili del Centro Studi di Unem, l’Unione energie per la mobilità: uno studio che prevede nel 2030 “una riduzione sostanziale di carburanti liquidi impiegati nella mobilità, stimata in circa 5 milioni di tonnellate rispetto a oggi, quale saldo tra la contrazione dei prodotti fossili e lo sviluppo di quelli rinnovabili, e una crescente domanda di energia elettrica trascinata da oltre 4 milioni di auto elettriche pure”, mostrando immediatamente la faccia peggiore (e da molti tenuta nascosta) della medaglia. Quella che mostra come, se tali tendenze dovessero essere confermate, di Continua a leggere