Il cantiere trasforma le strisce in una trappola? Una “vittima” fa un video per segnalare il pericolo

La “moda” di registrare un video con il telefonino di fronte a un evento drammatico, per essere in qualche modo “protagonisti ”  invece che pensare magari a intervenire per aiutare le vittime,  si commenta da s. Ben diverso è invece il caso di chi un video lo fa ” a emergenza terminata” per mostrare a tutti l’esistenza di un pericolo nel quale potrebbero incappare altre persone. E’ il caso di Luca, giovane motociclista bergamasco che dopo essere rimasto coinvolto in un incidente (percorrendo in moto borgo Santa Caterina, una delle vie più conosciute della città, ha investito una ragazza sbucata all’improvviso dietro un piccolo cantiere  per attraversare su un monopattino le sulle strisce pedonali) ha deciso di mostrare, proprio attraverso un brevissimo filmato, (clicca qui per vederlo)  come chiunque, percorrendo in moto o in auto quel tratto di strada, arrivato all’altezza del minicantiere aperto proprio a ridosso delle “zebre”, non abbia tempo a sufficienza per arrestare la sua corsa trovandosi di fronte all’improvviso un “ostacolo”. Soprattutto nel caso in cui  quell'”ostacolo” attraversi la strada camminando in maniera veloce o addirittura di corsa o, peggio ancora, in bici o su un monopattino, cosa peraltro vietata. “Fortunatamente l’incidente non ha avuto particolari conseguenze fisiche per le persone coinvolte”, ha commentato Luca inviando il suo video a stradafacendo.tgcom24.it, “ma il rischio che un incidente possa ripetersi è davvero alto e a qualcuno potrebbe andare ben peggio”. Dunque, meglio filmare e segnalare a più persone il possibile pericolo. Come ha fatto Luca e  come può fare chiunque abbia avuto modo di sperimentare possibili pericoli stradali lasciando direttamente un commento qui sotto.