Radio 24 accompagna i camionisti in un viaggio speciale alla scoperta della pensione integrativa 

La radio, si sa, è il “veicolo per comunicare” più seguito dal popolo dei camionisti, per moltissimi inseparabile compagna di viaggio per migliaia e migliaia di chilometri. Ed è stata proprio la radio, per l’esattezza Radio 24 con la trasmissione Due di denari, con “al volante” Debora Rosciani  e  Mauro Meazza, a guidare gli autotrasportatori in un viaggio nel futuro alla scoperta delle strade per garantirselo, oggi, più sereno. Grazie a una manovra previdente, o meglio previdenziale: una pensione aggiuntiva. Come quella recentemente “fatta partire ” dai responsabili di Ebitral, ente bilaterale dei trasporti e della logistica creato dall’unione fra esponenti della Fai, Federazione autotrasportatori italiani, di Bergamo e delle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit- Cisl e Uiltrasporti territoriali  con l’obiettivo di creare un osservatorio permanente per analizzare e risolvere eventuali problemi economici e sociali del settore. Un’opportunità (che la redazione dell’emittente radiofonica del Sole24Ore ha scoperto proprio leggendo stradafacendo.tgcom24.it) illustrata ai microfoni della radio (per riascoltarla clicca qui) da Renato Lorenzi, sindacalista di Fit Cisl e componente del direttivo di Ebitral, pronto a rivolgersi ai conducenti più giovani per  mostrare loro l’importanza di “guardare avanti”, al futuro, quando una pensione aggiuntiva potrebbe davvero fare la differenza. Traguardo raggiungibile caricando, per esempio, il proprio il trattamento di fine rapporto “nel contenitore della previdenza complementare, nella consapevolezza,  ormai consolidata, che i rendimenti della previdenza complementare sono più vantaggiosi rispetto a quelli dei Tfr non destinati alla complementare”, come ha spiegato recentemente  un collega di Renato Lorenzi in Ebitral, Paolo Turani, di Filt Cgil, attuale vicepresidente dell’ente bilaterale presieduto da Fabrizio Rottoli, in un incontro organizzato proprio con i giovani conducenti ai quali aveva illustrato anche un’altra “possibile strada”:  aggiungere al Tfr da accantonare un contributo che ogni singolo lavoratore può determinare, a partire da un minimo dell ‘1 per cento della propria retribuzione mensile.   Con l’aggiunta di  un contributo versato dall’azienda. Tutte opportunità da scoprire “viaggiando” il 19 giugno alle 11.15 sulle frequenze di Radio 24.

 

 

 

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