Truck Raduno XX Secolo, la festa dei camionisti che trasportano aiuti per i bambini ammalati

Madre Teresa di Calcutta amava dire che chi nel percorso della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano. A Bergamo c’è un’affiatatissima “squadra” di camionisti che da anni accende le luci dei propri tir per accendere le speranze di tanti piccoli ammalati e non solo: sono gli organizzatori (e i partecipanti) al Truck Raduno XX Secolo, evento “partito” quasi per gioco nel 2008 e diventato negli anni un appuntamento imperdibile per “fare beneficenza divertendosi”, come spiega Cristian Calsana, “per tutti Ciri”, autista dipendente di un’azienda di trasporti in provincia di Bergamo, con una straordinaria passione per i camion coltivata fin da bambino dopo averla “ereditata” dal papà, a sua volta conducente di mezzi pesanti, e da 16 anni alla “guida” di questa iniziativa. Affiancato da un gruppo di amici storici con i quali ha fatto nascere il progetto e dalla moglie Michela, conosciuta proprio nel 2008 Continua a leggere



Imparare da piccoli a guidare bici e moto vuol dire prenotare un futuro da grandi più sicuro

Con la sabbia e la terra un bambino può divertirsi un mondo giocando. Se poi a questi due “ingredienti” si aggiungono una bici o addirittura una minimoto elettrica, il divertimento sale alle stelle. Lo sa benissimo Stefano Bertoletti, titolare di Moto e Bike Bergamo,  struttura indoor adibita a circuito di moto e bici elettriche realizzata in via Roggia Colleonesca 7 a Bergamo, nella zona della Grumellina, perfettamente consapevole però anche di un altro importantissimo fatto: che quel gioco può diventare anche uno straordinario strumento per la sicurezza perché,  spiega proprio mentre un gruppo di “minipiloti” in tuta arancione affronta una salita sotto l’occhio vigile dell’istruttore, “chi impara da piccolo da grande saprà fare quella cosa meglio di altri, sia che si tratti di sciare o nuotare, di giocare a tennis o a calcio. O guidare una moto. Caso quest’ultimo in cui una maggior bravura in sella significa automaticamente un minor pericolo di farsi del male”. Continua a leggere