Nicoli Trasporti Spedizioni Spa, saper percorrere nuove strade è un marchio di fabbrica da 50 anni

La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro, amava dire Arthur Schopenhauer  filosofo tedesco considerato uno dei più importanti pensatori dell’era moderna. Pasqualino Nicoli, fondatore dell’omonima impresa di autotrasporti e logistica partita mezzo secolo fa a bordo di un vecchio e sgangherato camion acquistato di terza o quarta mano grazie ai soldi prestatigli dal cognato, la sua vita (e quella della sua famiglia) e i suoi sogni (avveratisi come probabilmente neppure lui avrebbe mai immaginato) li ha visti scorrere invece in un “film”: quello della sua esistenza, appunto, quello della sua impresa, “ripercorsi” attraverso un video che i suoi figli gli hanno voluto regalare come “sorpresa” in occasione della festa per celebrare i primi 50 anni di storia aziendale.

Un’impresa “partita” su un camion di quarta mano carico di prestiti da restituire…

Una storia semplicemente sognata a 28 anni, quando il “carico” più pesante era quello del denaro da restituire nel più breve tempo possibile, come puntualmente avvenuto; un’impresa straordinariamente realizzata stradafacendo, in un viaggio lungo mezzo secolo, fino ad arrivare a guidare uno dei colossi dell’autotrasporto moderno.

… diventata uno dei giganti dei trasporti e della logistica

Un “gigante del settore” che vanta una flotta di 600 “mezzi – targhe” come piace definirle ai titolari, 330  dipendenti,  piazzali e magazzini realizzati su aree che superano i 150mila metri quadrati  diventato un esempio d’imprenditorialità  non solo del suo territorio, la provincia di Bergamo, non solo a livello nazionale, ma sul mercato europeo.

I segreti? Passione, determinazione, capacità di lavorare per obiettivi, controllo…

Traguardi straordinari, perfino incredibili (frutto di pochi “segreti” che il figlio Fausto, parlando a nome di tutta la famiglia, riassume in “passione, dedizione, determinazione nell’affrontare i sacrifici, capacità di lavorare per obiettivi a lungo termine con piani di crescita definiti e chiari, controllo maniacale su tutto a 360 gradi  con sistemi di monitoraggio, di gestione in continuo sviluppo  e una forza di “prime line”  di collaboratori importanti e essenziali”) riassunti non nelle pagine di un libro ma nelle immagini di un un video che i suoi figli, Fausto, Roberto, Flavia e Monica, gli hanno voluto regalare in occasione  del 50° compleanno dell’azienda. Un appuntamento celebrato  con una  grande festa, allestita nelle vecchie officine meccaniche della sede storica di Albino, all’imbocco della Valle Seriana, dove tutto ha avuto inizio, e trasformata per l’occasione in un elegante ristorante con palco, per ospitare i protagonisti della serata (dalla famiglia Nicoli ai dipendenti, fino a Beppe Braida, comico della scuola di Zelig invitato ad allietare l’evento) e con il video messo in onda per raccontare la storia di Nicoli Autotrasporti, la sua vita e i suoi sogni. 

Papà Pasqualino, il muratore talmente bravo da “costruire” un futuro diverso

Una storia che ha inizio nel 1973 quando Pasqualino Nicoli, di professione muratore, avvicinandosi alla soglia dei 30 anni, decide che è tempo di dare una svolta alla propria vita e quella della sua famiglia, appena formata,, diventando imprenditore. Le idee ci sono, chiarissime come la “visione” di quello che potrà diventare il futuro del mercato nel quale ha deciso di giocare la propria partita; la voglia di lavorare e fare sacrifici ancora di più. Mancano i soldi, ma per quello  c’è la possibilità di  chiedere  un prestito al cognato che non esita un solo istante a concederlo. Perché ha capito che quel ragazzo di cui si è innamorata sua sorella non solo è serio e gran lavoratore. Ha anche stoffa. E che i suoi soldi sono più che al sicuro, come scoprirà ben presto visto che il debito verrà saldato fino all’ultimo centesimo prima addirittura della scadenza prevista.  E’ l’inizio della nuova avventura imprenditoriale, dove di avventuroso non c’è nulla per lasciare strada solo al pragmatismo che in Bergamasca ha da sempre trovato terreno fertilissimo, al volante di un vecchissimo Lancia (un autentico catorcio, come ha ricordato sorridendo Pasqualino Nicoli  dal palco), utilizzato per distribuire mangimi nelle cascine della pianura. Viaggi che iniziano la mattina prestissimo, quando ancora c’è buio, e che rappresentano solo la prima tappa di un percorso alla conquista di diversi mercati. A illustrare le più importanti e significative, fra quelle successive, è Fausto Nicoli, “scelto” dal fratelli, la sera del cinquantesimo, per “farsi carico” della conduzione dell’evento, ripercorrendo le tappe più importanti, più decisive. 

Fausto, Roberto e Flavia, i figli capaci di entrare in nuovi mercati

“Quali sono state? Non è facile rispondere in poche parole, perché sono state davvero  tante: sicuramente  le varie acquisizioni fatte negli anni che ci hanno permesso di essere quello che siamo oggi.  Di certo gli anni ’90 sono quelli che ci hanno permesso di cambiare veste, a partire dall’acquisto di un’azienda,  la De Giorgi,  piccola società che all’epoca  fatturava un miliardo  di vecchie lire con tre veicoli e qualche padroncino fisso e che si occupava di trasporto siderurgico ed edile.  Poi negli anni 2000 una nuova  acquisizione, quella della  Carrara, altra piccola società  composta da sei motrici,  attiva in un  settore che a quei tempi sembrava banale e che non conoscevamo, il trasporto delle piccole carpenterie e distributori di ferro locali.  A quei tempi”, confessa Fausto Nicoli ” non pensavamo   certo potesse avere il grande sviluppo che ha avuto e continua ad avere, continuando la sua crescita  sia a livello  locale sia in altre regioni fuori dalla Lombardia.  Un settore che vogliamo continuare a sviluppare”.

Le parole d’ordine della grande svolta: organizzazione aziendale e controllo di gestione

Altro capitolo fondamentale: l’organizzazione aziendale, il controllo di gestione… ” In quegli anni ricordo, che pur senza dare un nome ben preciso a questa attività, ripetevamo continuamente ai nostri collaboratori interni e ai consulenti esterni che era essenziale trovare il modo per avere i dati sempre sotto controllo e aggiornati costantemente, nella convinzione che non si può guidare un’auto – meglio un camion visto il nostro lavoro-  se non si ha una visione chiara, nitida della strada che si sta percorrendo, se non si vede tutto quanto si incrocia  durante il viaggio,. In altre parole:  non potevamo pensare di guidare la nostra amata Nicoli senza sapere cosa succedesse, e personalmente ero sicuro al mille per cento che senza quello strumento sarei potuto “finire in un burrone” da un momento all’altro”.

Ogni strategia vincente è stata condivisa in famiglia 

Pensieri, riflessioni, strategie puntualmente condivise, come da tradizione di famiglia”  sempre con tutti i componenti entrati nella cabina di guida dell’azienda che oggi vede Flavia Nicoli  alle risorse umane, Roberto a capo dell’area officina meccanica e acquisti e Fausto Nicoli  (che, ricorda divertito, aveva “come grande sogno quello di fare il pompiere come tantissimi bambini degli anni 80…”) nel ruolo di amministratore delegato, chiamato a una supervisione a  360 gradi su ogni ramo d’azienda.

Dal trasporto di materiali edili alla costruzione il passo può essere breve

Dalla siderurgia all’edilizia ovvero i principali mercati in cui opera il gruppo Nicoli  con l’esperienza nel mondo del mattone che ha dato vita anche a un’attività parallela, di “costruttori”…….” Come è nata e come è cresciuta quest’altra attività?  Io dico Dna, visto che il papa è partito facendo il muratore, per poi  diventare responsabile di un’impresa.  Io mi sono innamorato di questo  mondo a soli 16 anni per fare, prima ancora di compiere i 18, la mia prima esperienza diretta in Sardegna.  Facevo avanti e indietro dall’isola da solo per seguire la costruzione di un residence di circa 30 unità, poi abbiamo continuato.  Dal 2018 a oggi  il ramo costruzioni ha avuto un peso via via sempre più importante e penso  che sarà così anche per i prossimi anni, alla luce  di altri progetti molto ambiziosi  che stiamo sviluppando.  E sono orgoglioso di poter dire di aver creato un nuovo modo di costruire, anzi,  meglio di realizzare un nuovo modo  di vivere una casa con il nostro brand Tower Concept”. 

Mondo alberghiero e commercio, il futuro potrebbe condurre qui                             

Attività parallele ideate, realizzate e con altre ancora nel cassetto, “nel mondo  immobiliare ma anche in quello  alberghiero e del commercio”. Oltre che, ovviamente, dell’autotrasporto dove aprire nuove strade non è certo l’eccezione, ma la regola. Come dimostra  la creazione di una scuola autisti “targata” Nicoli, che supporta gratuitamente gli aspiranti conducenti nel percorso per ottenere la patente e la Cqc .

La formazione è alla base di tutto. A partire da quella per i conducenti

Una risposta alla carenza di giovani conducenti, ma anche alla domanda di professionalità. “Un’iniziativa nata  per far fronte alla  mancanza di autisti  formando professionisti al nostro  interno, con Nicoli che è stata la  prima azienda nello sviluppo dell’Accademy seguendo la strada aperta da Fai Bergamo, an che se  a  malincuore devo  constatare che pochi giovani ragazzi si fanno avanti per partecipare anche se vengono assunti e   retribuiti dal primo giorno e si portano a casa tutte le patenti gratuite, con pochi giovani che sembrano ancora  disposti a fare dei sacrifici,  come quelli che il mestiere di conducente indiscutibilmente richiede.  In ogni caso la strada da seguire è questa, creando  professionalità, parola che significa molte cose: per esempio sicurezza e tutela ambientale, con autisti formati “anche” per prevenire incidenti e favorire una guida che sostenga la transizione green. Formazione continua a 360, gradi, un dovere al quale non possiamo sottrarci “. Formazione, una delle “grandi manovre” irrinunciabili per le imprese che vogliono continuare a farsi strada, così come indispensabili sono gli investimenti, fatti in azienda, nelle officine, nell’aggiornamento della flotta aziendale, altra voce decisiva  per favorire sicurezza e mobilità sostenibile”. Serve stare al passo con i tempi, chi si ferma è perduto, e noi certo non ci fermiamo. Per erogare un servizio di livello servono mezzi nuovi e controllati, la sostenibilità è oggi un dover di tutti per poter dare un futuro alle prossime generazioni”.

La sicurezza è una materia da insegnare. Come fa Mauro, paralizzato dopo un incidente

Sicurezza, una parola che fa venire in mente immediatamente la storia di un  autista della Nicoli autotrasporti, Mauro, fra i protagonisti della festa dei 50 anni ,con il racconto del suo terribile incidente, alla guida del “suo” camion, che lo ha costretto su una sedia a rotelle sulla quale “viaggia” da anni per costruire, affiancato dalla Famiglia Nicoli,  la cultura della sicurezza perché, sottolinea sempre Fausto “non bisogna mai dare  nulla per scontato, perché bisogna insegnare che ogni cosa che facciamo   deve essere ragionata e pensare alle conseguenze che posso esserci se fatta con leggerezza”.

Mezzo secolo di vita al volante dicono che le infrastrutture devono fare ancora molta strada

Così come “ragionate” dovrebbero essere le scelte di chi “guida il Paese” per assicurare a tutti una mobilità più sicura, sostenibile, migliore. Mezzo secolo di vita sulle strade ha fatto di un’azienda come  Nicoli anche una straordinaria “cartina di tornasole” per analizzare il sistema infrastrutture e servizi del “Belpaese”:  da 1 a 10 che voto dareste alla realtà infrastrutturale?  “Oggi  dico 6, ma perché vedo che qualcosa si sta facendo,  ma serve ancora tanto, tanto,  tanto lavoro per arrivare a un risultato veramente soddisfacente.  Alcuni esempi di “malamobilità”? La rete stradale per i trasporti eccezionali è  inesistente, strade, ponti  e  manufatti in genere  risalgono agli anni 60, quindi con portate non attuali, …. Oggi stiamo vedendo  una buona volontà per  spostare sempre più  traffico merci  sulla rete ferroviaria, anche se siamo ancora lontanissimi rispetto ad altri Paesi europei. La buona mobilità su asfalto? Su alcuni tratti di forti direttrici ci sono lavori e progetti interessanti”. Come lo sono diversi progetti nel cassetto dell’azienda di famiglia che Fausto Nicoli, finite le celebrazioni, ha immediatamente ripreso in mano per aprire nuove strade a un’impresa che  ha chiuso il 2022 con  52 milioni di euro di fatturato per la sola parte di trasporto. Numeri da sogno che la vita ha trasformato in realtà.