“Duemila anni fa Roma ha dimostrato che costruendo le strade si può costruire un impero, si può conquistare il mondo. L’ha fatto grazie all’intuizione di un uomo cieco: Appio Claudio, console, pretore e censore, soprannominato Caecus proprio perché aveva perduto la vista, l’uomo entrato nella storia per aver costruito la prima vera strada romana. Due millenni abbondanti più tardi Roma è diventata talmente cieca da non riuscire a vedere che senza un’adeguata rete di infrastrutture non solo non potrà conquistare nulla, ma vedrà inesorabilmente sgretolarsi quel che resta (ormai molto simile ad antiche rovine) del proprio potere economico”. Iniziava così, ormai sei anni fa, un articolo pubblicato dal quotidiano Libero per raccontare l’importanza di avere un’ampia visione delle infrastrutture e la cecità di chi non ha saputo coglierne l’il ruolo strategico, riducendo in molti casi la rete infrastrutturale a un ammasso di asfalto e piloni portanti, rotaie e banchine portuali spesso da rottamare, spesso capaci di uccidere (come accaduto a Genova con il ponte Morandi), spessissimo in grado di rendere l’Italia un Paese non competitivo sui mercati internazionali. Ed è proprio per l’importanza che ricopre la “voce infrastrutture” nel bilancio del Paese, e in particolare della regione che rappresenta da sempre la locomotiva trainante dell’economia, la Lombardia, che stradafacendo.tgcom24.it ha deciso di offrire a tutti i candidati alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale lombardo la possibilità di indicare possibili vie da seguire per migliorare la mobilità, rendendola contemporaneamente sempre più sostenibile, sul territorio. I temi su cui dibattere (con l’invito da subito ai partecipanti a non parlare “politichese” e dunque con annunci generici, ma con “idee concrete” fattibili”) non mancano certo fra strade, autostrade, statali e provinciali, reti ferroviarie, ponti e cavalcavia (a proposito, a che punto sono la mappatura e la manutenzione delle strutture a rischio di crollo nella regione?), ma soprattutto in materia di “visione d’insieme”, di interconnessione fra le varie opere in modo da costruire davvero una nuova mobilità. Ogni candidato potrà far conoscere le proprie proposte in materia scrivendo un testo riassuntivo, il più sintetico possibile, direttamente nell’are commenti qui sotto o potrà scrivere una e mail a pietro@bask.it o telefonare al numero 035 19905425. Ecco gli interventi ricevuti.